Intervistato da La Stampa l'ex comandante della Nato Hamish De Bretton-Gordon trova curioso che nel gestire l'emergenza Coronavirus ci siano i militari russi appartenenti ai nuclei antibatteriologici dell'NBC. La presenza di questi uomini è curiosa visto che l'Italia fa parte dell'alleanza Nato e già dispone di due unità antibatteriologiche molto efficienti.

E oltre a questi uomini potrebbero esserci anche ufficiali dei servizi segreti di Mosca del Gru che potrebbero raccogliere informazioni sull'Italia.

Coronavirus: l'intervista all'esperto De Bretton-Gordon

Intervistato da La Stampa Hamish De Bretton-Gordon, ex comandante del Joint Chemical Biological Radiological and Nuclear Regiment, sostiene che molti uomini dell'NBC (le truppe speciali russe0 di protezione nucleare, biologica e chimica) siano presenti in Italia e "più di 100 uomini sono un numero molto significativo". A suo avviso infatti in un'altra situazione tutto questo sarebbe "inimmaginabile" visto che l'Italia è un paese della Nato e al momento ha truppe russe addestrate sul suo territorio. De Bretton-Gordon, tra i massimi esperti di armi biologiche e chimiche, sostiene che la presenza di personale militare di questo tipo sia strana se pensiamo che l'Italia dispone di due reparti chimico-batteriologici molto specializzati e con attrezzature oltretutto più moderne di quelle di Mosca.

Coronavirus, uomini del Gru in Italia

Oltre alle unità russe del servizio chimico-batteriologico, secondo De Bretton-Gordon, ci sarebbero anche gli ufficiali del Gru (i servizi segreti russi) che "vorranno scoprire il più possibile sulle forze italiane" e non è esclusa la creazione da parte loro di reti di intelligence. La situazione è "bizzarra" e sta sfuggendo all'attenzione dell'opinione pubblica italiana che si concentra per ovvi motivi sugli aspetti concreti dell'emergenza coronavirus.

Secondo l'esperto militare l'operazione potrebbe essere usata in Russia a fini propagandistici: potrebbe infatti costituire "un enorme colpo" per la stampa filo-governativa.

Coronavirus, l'intelligence russa non si ferma con l'emergenza

De Bretton-Gordon è convinto del coinvolgimento del GRU perché tutto ciò che concerne armi di tipo biologico e chimico "avviene in Russia sotto i loro auspici".

Il Gru insieme ad altre agenzie russe di intelligence sarebbe quindi sempre in cerca di informazioni sui Paesi membri della Nato. E a suo avviso le attività di intelligence nel mondo continuano nonostante l'emergenza sanitaria mondiale. Anzi l'ex comandante sostiene che gli uomini dei servizi segreti russi non si lasceranno sfuggire quest'occasione per raccogliere informazioni sull'Italia. E sicuramente le useranno anche in Russia nella gestione del coronavirus.