Lockdown fino al 13 aprile. Anche per Pasqua e Pasquetta, dunque, quasi certamente gli italiani dovranno restare a casa per contrastare la diffusione del Coronavirus. L'indiscrezione circolata in queste ore che prevedeva una proroga della chiusura totale dell'Italia fino alla metà del mese, ha trovato conferma nelle dichiarazioni al Senato del Ministro della Salute Roberto Speranza. A questo punto si attende soltanto il decreto da parte del Governo.

La proroga delle misure di isolamento sociale su tutto il territorio - con le opportune revisioni che sembrano finalmente prendere in considerazione anche le categorie deboli come bambini, anziani e disabili - era già stata ipotizzata, visto che di settimana in settimana i virologi avevano posticipato il raggiungimento del picco di contagi.

Ed ora che le statistiche parlano di una stabilizzazione della situazione, si può iniziare a pensare ad un piano di uscita dall'emergenza.

Sicuramente il ritorno alla normalità non sarà istantaneo, infatti non sono state ancora definite le varie fasi che sono attualmente oggetto di studio di scienziati e virologi. Probabilmente ci sarà un ritorno scaglionato alle attività di tutti i giorni, tenendo conto anche dell'età delle persone. I giovani, ad esempio, potrebbero essere i primi a rivedere la luce in fondo al tunnel, benché non si parli ancora di riapertura delle scuole.

Matteo Renzi punzecchia il Governo

Nonostante il Governo faccia costantemente appello agli scienziati e ai virologi per scegliere le forme più efficaci di isolamento sociale da portare avanti, non tutti sono d'accordo sul ricorso a questi esperti.

Dopo l'informativa del Ministro Speranza al Senato ha preso la parola Matteo Renzi, che ha accettato ironicamente l'idea di dover stare in casa fino a Pasquetta, per poi ricordare che domani è la giornata dell'autismo e che bisogna pensare alla necessità di dare agli autistici almeno un temporaneo permesso di uscita.

Un preambolo che ha preceduto una frecciata al Governo Conte: la gestione dell'emergenza non deve essere affidata soltanto ai virologi.

Il leader di Italia Viva, infatti, propone una riapertura strategica delle attività secondo un piano che non va deciso esclusivamente dai tecnici, poiché in questi casi è fondamentale che intervenga anche la Politica.

Renzi in questi ultimi giorni aveva già parlato della necessità di riaprire al più presto le aziende come già accaduto in altre realtà colpite dall'epidemia di Covid-19.

Hong Kong, per esempio, è tornata alla normalità ma senza una ripartenza strategica, ed ora è chiamata a fronteggiare un nuovo incremento di casi.

Tamponi a tappeto: la proposta di Emma Bonino

La senatrice Emma Bonino ha chiesto che vengano effettuati tamponi a tappeto anche agli asintomatici (il cosiddetto modello sudcoreano). Una strategia che potrebbe avere un costo rilevante per la collettività, ma che permetterebbe di individuare tante persone che, ad esempio, lavorano tutti i giorni e a loro insaputa stanno diffondendo il contagio.