Giuseppe Conte non rappresenterebbe nessuno e la decisione di piazzarlo a Palazzo Chigi da parte di Sergio Mattarella sarebbe stata addirittura incauta. Non usa mezze misure il professor Ernesto Galli Della Loggia, ospite di Omnibus su La7, per bocciare da ogni punto di vista l’esperimento Conte Premier. A suo giudizio, infatti, il problema del Presidente del Consiglio non è di comunicazione, ma assolutamente politico, visto che secondo lui la sua nomina rappresenterebbe una “anomalia assurda nelle democrazie parlamentari”.

Ernesto Galli Della Loggia critica Conte e Mattarella a Omnibus

In maniera forse inaspettata, Ernesto Galli Della Loggia decide di sparare delle bordate violentissime contro Giuseppe Conte e Sergio Mattarella durante la puntata del talk show Omnibus, andata in onda su La7 venerdì 24 aprile. “Non c’è un problema di comunicazione da parte di Conte, c’è un problema politico - risponde alla conduttrice Alessandra Sardoni - Conte ha il difetto di origine che non rappresenta niente, non rappresenta nessuno. Ha rappresentato soltanto una decisione a suo tempo chiesta da M5S e Lega, secondo me incautamente accettata dalla presidenza della Repubblica”.

‘Conte cerca disperatamente di costruirsi un ruolo politico’

“Dopodiché - prosegue lo storico e collaboratore del Corriere della Sera - Conte disperatamente cerca di costruirsi un ruolo politico e una base Politica. Diciamo così, un partito. Ci sono anche notizie di questi suoi tentativi di costruire un polo para cattolico, non si è capito bene - rivela - e naturalmente la comunicazione televisiva conta moltissimo per costruirsi un’immagine ed eventualmente un seguito.

Conte è in una posizione assolutamente anomala - affonda poi il colpo Galli Della Loggia - il trionfo dell’anomalia politica italiana se vogliamo. Il fatto è che a presiedere un Governo c’è un signore assolutamente sconosciuto, non una figura pubblica o un non politico”.

‘Giuseppe Conte era uno sconosciuto, un'anomalia assurda e pazzesca del sistema politico’

Il problema non è ‘politico’ o ‘non politico’. Era un signore che era assolutamente sconosciuto - corrobora la sua tesi il professore - ora, questa è un’anomalia assurda e pazzesca del sistema politico. Ripeto, incautamente accettata a suo tempo dal Presidente della Repubblica. E ancora più incautamente accettata quando c’è stato poi il Conte bis. Cioè, è un signore non solo sconosciuto ma che, diciamo così, si candida a presiedere qualsiasi maggioranza. Una, poi il contrario. Cioè, una cosa che non esiste nelle democrazie parlamentari e che contraddice profondamente la ragione d’essere delle democrazie parlamentari.

E il risultato è che poveretto sta lì, ogni momento che può, alla televisione a dire ‘guardate che esisto io’.

La Sardoni lo interrompe per chiedere se stia decidendo davvero Conte in questo momento. “Lui decide mediando - la gela subito Galli - questo è tipico di un personaggio del genere. Le sue decisioni sono soltanto delle mediazioni tra un partito come il M5S, che deve per forza stare al Governo perché altrimenti scompare, e il Pd che cerca di risalire un po’ faticosamente la china di una sconfitta elettorale”.