Silvio Berlusconi lo ha ribadito anche nel corso della sua intervista telefonica a Giovanni Floris a Ballarò: non bisogna demonizzare il Meccanismo Europeo di Stabilità, non c'è nulla di sbagliato e sarebbe assurdo non utilizzarlo, ha detto il leader di Forza Italia. Il Fatto Quotidiano, al di là del merito della questione, legge questa situazione, anche come un tentativo di Forza Italia di smarcarsi dagli alleati, Lega e Fratelli d'Italia, molto battaglieri contro il Mes.

La strategia sarebbe quella di giocare di sponda insieme al Partito Democratico per cercare di isolare il Movimento 5 Stelle e il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Proprio a questo scopo sarebbero intercorse, in questi ultimi giorni, delle telefonate tra Gianni Letta, braccio destro di Silvio Berlusconi, e Dario Franceschini, capo delegazione del Pd al governo.

Berlusconi prova ad inserirsi nei conflitti interni alla maggioranza

Per Il Fatto Quotidiano, la sortita dell'ex cavaliere in questo momento ha l'obiettivo di inserirsi all'interno del clima non sereno che c'è nella maggioranza sul Mes, argomento di conflitto tra le due principali forze di Governo, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Se Berlusconi poteva essere pronto a giocare su diversi tavoli fino all'altro ieri, ora sembra giocare, insieme ai democratici, una partita volta ad isolare soprattutto Conte ma anche il Movimento 5 Stelle.

Cercando, in soldoni, di mettere il Presidente del Consiglio davanti alla scelta di accettare il Mes o farsi da parte.

Berlusconi punta anche ad accreditarsi come interlocutore responsabile con Mattarella

Difficile prevedere gli scenari futuri, ma Berlusconi forse ha fiutato che tra i Dem potrebbe essere partita un'operazione di distacco dal Movimento 5 Stelle e punta su quello.

Naturalmente, sempre per Il Fatto Quotidiano, tra i suoi obiettivi c'è anche quello di porsi davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella come un interlocutore credibile, che non si sottrae alle responsabilità in caso di necessità. E, in questo, si vuole anche accreditare in Europa come interlocutore affidabile a differenza dei sovranisti Meloni e Salvini.

Il tutto per arrivare dove?

Si registrano, sempre per il Fatto Quotidiano, diverse telefonate tra Gianni Letta, uomo di fiducia di Silvio Berlusconi e Dario Franceschini, capo delegazione Pd al governo che sostiene Conte ma allo stesso tempo dialoga con le parti più soft, in questa fase, delle opposizioni. Ma per fare cosa, si chiede Il Fatto Quotidiano? Intanto per cercare di fare terminare l'esperienza di Conte e del Movimento 5 Stelle al Governo e, poi, vedere se si possono creare le condizioni per un Governo Draghi o un governo Colao di più larghe intese.