Il Governo è alle prese con l'approvazione delle misure per far ripartire l'economia del Paese. E ci sarebbero non poche tensioni per quello che sarà il contenuto del decreto "Aprile" che, inevitabilmente, sarà approvato a maggio. Secondo Il Messaggero emergerebbero in particolare problemi sul finanziamento della cassa integrazione: la tensione sarebbe alta tra i partiti di governo.

Le divisioni più importanti riguardano il finanziamento del Reddito d'emergenza e gli aiuti alle imprese: il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte spera di risolvere i contrasti il prima possibile in modo da presentare il decreto in settimana nel prossimo Consiglio dei Ministri.

Indiscrezioni sul maxi decreto del Governo

Il Governo sta lavorando al nuovo decreto con le nuove misure economiche per far ripartire l'Italia. Il maxi-decreto potrebbe avere un potenziale di 55 miliardi di euro. Per il momento però restano importanti divisioni tra i rappresentanti del Governo.

Nelle ultime ore c'è stato un incontro tra Giuseppe Conte e il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e ne è previsto un altro con le delegazioni della maggioranza: ci sarebbero da limare non poche divergenze. L'obiettivo di Giuseppe Conte è quello di portare il decreto in Consiglio dei Ministri entro il prossimo mercoledì. Ma mancherebbero ancora molti tasselli e non si esclude che si dovrà attendere ancora qualche giorno: questa potrebbe essere l'ultima Manovra economica che l'Italia può permettersi ricorrendo inevitabilmente all'aumento del debito pubblico.

Le divisioni del governo sul reddito di emergenza

La tensione, secondo quanto riporta Il Messaggero, sarebbe molto alta. Secondo alcune fonti ci sarebbero errori di calcolo da parte dell'Inps sui fondi da destinare alla cassa integrazione e mancherebbero 7 miliardi di euro. Sul reddito di emergenza sembrerebbero ancora distanti le posizioni.

Italia Viva e Partito Democratico hanno mantenuto finora la posizione più intransigente e si sono detti contrari al progetto portato avanti dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo.

Il Governo è diviso sulle modalità di erogazione del Rem e deve decidere se spetterà all'Inps oppure ai Comuni erogare questa forma di finanziamento, che consiste in un aiuto variabile dai 400 agli 800 euro per chi non ha mezzi di sostentamento

Governo, 55 miliardi per la Manovra di maggio

Finora l'accordo di massima è stato trovato soltanto sul valore della Manovra, stimato in 55 miliardi di euro.

Di questi ben 14 miliardi di euro potranno essere assorbiti dall'estensione della Cassa Integrazione a 18 settimane, secondo l'intesa raggiunta tra Gualtieri e Catalfo, d'intesa con l'Inps.

Il negoziato è complesso per quanto riguarda i finanziamenti ai Comuni che otterranno un finanziamento stimato in 4 miliardi di euro. Il Reddito d'emergenza invece verrà finanziato con 1,5 miliardi di euro. Altri 800 milioni andranno a coprire i congedi parentali. Per quanto riguarda il bonus per gli autonomi si pensa di rinnovare l'indennità di 600 euro anche al mese di aprile e di estenderlo fino a 1.000 euro per il mese di maggio.

Governo: gli aiuti alle imprese

Per quanto riguarda gli aiuti alle imprese le misure avranno un valore complessivo di 10 miliardi di euro.

Ci sarà il finanziamento di un fondo perduto dal valore di 5mila euro per tutte le micro imprese fino a nove dipendenti, insieme al rafforzamento degli sgravi sugli affitti e alla riduzione delle utenze elettriche.

Anche qui bisogna arrivare ad una posizione comune da parte del Governo. Il Ministro Gualtieri spingerebbe affinché gli aiuti alle imprese siano concessi con uno sconto fiscale, mentre il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli è a favore di un pacchetto da calcolare sulla base del fatturato delle singole imprese.