Vittorio Feltri, nel suo editoriale, pone l'attenzione su una frase pronunciata da Giuseppe Conte nella sua ultima conferenza stampa. Il direttore di Libero, si riferisce al passaggio in cui il presidente del Consiglio, sabato 16 maggio, ha parlato di consapevolezza del fatto che, in Italia, c'è un grande risparmio privato. Il giornalista ha rilevato in questa sottolineatura una sorta di insinuazione rispetto alla possibilità che il grande risparmio privato degli italiani possa essere utilizzato per superare le difficoltà economiche dello Stato.

Feltri torna su parole di Conte sul risparmio privato

Non è un mistero che la grave emergenza economica in atto in Italia sta imponendo al Paese di finanziare le misure di sostegno con un innalzamento del già corposo debito pubblico. Qualcuno ipotizza l'ipotesi che una patrimoniale possa essere la panacea ai mali 'economici' del Paese. In tal senso continuano a far discutere le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Siamo - ha detto - tutti consapevoli che in Italia c'è un grande risparmio privato, e sicuramente questa è una delle ragioni di forza della nostra economia. Ci sono tanti progetti, vedremo a tempo debito".

Feltri cita Amato e lo spettro di una patrimoniale

Vittorio Feltri, nel suo articolo, ha rilevato quell'esatto momento come l'unico passaggio della conferenza stampa in cui "si è svegliato". Quasi come se il resto dell'uscita pubblica del premier non gli avesse generato la tensione di chi sta ascoltando le parole di un capo del governo.

"Giuseppe - ha scritto - si è lanciato in una conversazione sibillina, insinuando che prima o poi il governo, per racimolare soldi necessario al rilancio dell'economia della patria, dovrà mettere le mani sporche sui nostri conti correnti bancari'. Secondo Feltri le soluzioni possibili, in quel caso, sarebbero essenzialmente due.

O potrebbe avvenire con un prelievo alla fonte o un'ingiunzione che potrebbe portare gli italiani ad acquistare titoli nazionali. Gli scenari descritti dal direttore di Libero, come lui stesso, pone in evidenza non sarebbero una novità nella storia del'Italia. "Anni orsono - scrive - Giuliano Amato, all'epoca padrone di Palazzo Chigi, allo scopo di ridurre il debito pubblico ebbe l'idea di rubarci, dalla sera alla mattina, una quota di denaro". Secondo Feltri Conte starebbe meditando di portare un'analogo operazione, da lui definita 'fetente". Non resta che attendere per capire quale sarà la soluzione che il governo italiano appronterà per dare respiro alla propria economia, senza dimenticare che resta da valutare il modo in cui l'Europa si attiverà per aiutare i singoli paesi, con particolare riferimento a quelli più in difficoltà come l'Italia.