Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, durante la trasmissione Fuori dal coro andata in onda ieri sera martedì 12 maggio su Rete 4,ha così commentato la liberazione della volontaria italiana Silvia Romano: "A me non risultano pagati riscatti per la liberazione, altrimenti dovrei dirlo". E poi il politico ha aggiunto: "Perché la parola di un terrorista intervistato vale più di quella dello Stato italiano?". Queste le parole del ministro del governo Conte in riferimento all'intervista del terrorista del gruppo estremista Al Shabaab secondo cui l'Italia avrebbe pagato un riscatto per la liberazione della ragazza.

Bufera sul ritorno di Silvia Romano

La giovane cooperante milanese rapita in Kenya nel novembre del 2018 è rientrata sabato 9 maggio in Italia dopo un'operazione dell'intelligence italiana. Dal giorno della sua liberazione, Silvia Romano ha ricevuto tantissimi insulti e minacce tanto da dover chiudere il suo profilo Facebook. Allo stesso tempo è stata aperta un'indagine a carico di ignoti per tutte le minacce ricevute dalla ragazza da parte del responsabile antiterrorismo di Milano.

Proprio in riferimento a ciò, Luigi Di Maio aveva commentato nella giornata di ieri martedì 12 maggio sui suoi profili social che Silvia è una ragazza che ha vissuto un anno e mezzo da prigioniera a soli 23 anni. Quindi, per il ministro degli Esteri, l'unica cosa che conta è che sia ritornata a casa dalla sua famiglia e ci vorrebbe per lei solo rispetto e nient'altro.

Il politico del Movimento 5 Stelle, durante la trasmissione Fuori dal coro, ha anche aggiunto: "Non voglio fare la morale, ma nessuno sa cosa significa restare un anno e mezzo in mano a dei terroristi". In riferimento alle minacce via social Di Maio ha affermato che bisognerebbe aspettare che Silvia Romano trovi una sua serenità, invece di scatenare quest'odio nei suoi confronti che rischiano di farle avere una scorta, dopo essere stata liberata dai terroristi.

Poi, il politico ha aggiunto: "Non sappiamo cosa c'era dietro il suo sorriso".

Le critiche di Salvini al governo

In particolare le polemiche si sono scatenate soprattutto per la sua conversione all'Islam e molti hanno accusato il governo di aver pagato un riscatto di quattro milioni di euro in una situazione economica molto delicata per il Paese.

Ad alimentare ancor di più le polemiche, i tanti politici del centro destra, tra cui il leader della Lega Matteo Salvini che ha così commentato la liberazione di Silvia Romano: "Di solito in questi casi nulla accade gratis".

Il leader del centro-destra ha così commentato a RTL 102.5: "Ho letto che i soldi del riscatto sarebbero stati incassati da questa organizzazione terroristica, Al-Shabaab, che coi suoi attentati ha ucciso centinaia di persone". E poi ha aggiunto che forse era meglio che il governo avesse un profilo più basso per il ritorno di questa ragazza.