Matteo Salvini si mostra indignato in un video apparso su Facebook e lancia un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il motivo del forte risentimento del leader della Lega è il contenuto di alcune intercettazioni di chat tra magistrati, pubblicate in esclusiva dal quotidiano La Verità. Anche se lo scoop del giornale di Maurizio Belpietro non trova per ora riscontri in altre fonti, Salvini non ha dubbi sulla loro veridicità. Nelle intercettazioni, alcune toghe, tra le quali Luca Palamara, Bianca Fieramosca e Paolo Auriemma, avrebbero sì dato ragione sui migranti all’ex ministro dell’Interno, a giudizio a luglio per sequestro di persona per il caso Gregoretti, ma avrebbero aggiunto di doverlo attaccare lo stesso, abbandonandosi anche ad epiteti offensivi.

Matteo Salvini e intercettazioni pubblicate da La Verità

“Che dire - commenta con aria sconfortata Matteo Salvini il pezzo uscito questa mattina su La Verità - intercettazioni tra magistrati: ‘Anche se Salvini ha ragione adesso dobbiamo attaccarlo’, ‘Ora bisogna attaccarlo’, ‘È indagato per non aver permesso l’ingresso a soggetti invasori, siamo indifendibili’. Dulcis in fundo, all’aeroporto - prosegue il leader della Lega - ‘sull’aereo con me c’è anche quella m… di Salvini’. Questi sono alcuni gentili magistrati intercettati, agli atti. E questo (mostra una cartella con dei documenti, ndr) è il mio fascicolo processuale. Sono arrivato a 47 anni per avere fascicoli non sugli emendamenti di decreti per il virus, ma sul capo di imputazione di cui dovrò rispondere, lo faccio con serenità, risulta il reato di ‘sequestro di persona aggravato e continuato, fino a 15 anni di carcere, per aver privato della libertà personale 131 migranti a bordo della nave Gregoretti nel luglio del 2019’”.

Salvini si rivolge a Sergio Mattarella

“Con quale serenità - si chiede polemicamente Matteo Salvini - potrà esprimersi la giustizia italiana? Il capo dello Stato ritiene normale questo tono e questo contenuto fra magistrati? ‘Bisogna attaccarlo anche se ha ragione’, ‘Gli italiani sono con lui, tutti la pensano come lui, ma bisogna attaccarlo’”, ripete alcuni passaggi delle intercettazioni appena lette.

Poi sbuffa nuovamente pensando al fascicolo che lo riguarda personalmente, ma ribadisce di sentirsi “tranquillo” perché rivendica di aver difeso “l’onore, la sicurezza e la dignità” del suo Paese.

‘Se magistrati attaccano per motivi politici non sono tranquillo’

Ma Salvini aggiunge anche di non sentirsi tranquillo “da italiano” perché, “se quello che abbiamo letto oggi sul quotidiano La Verità (del quale ringrazia la redazione, ndr) corrisponde al vero, e non ne dubito, che ci sia qualcuno che amministra la giustizia nel nome dell’ideale che la legge sia uguale per tutti, qualche dubbio me lo fa venire.

Spero che chi di dovere intervenga perché sentire in bocca a magistrati che giudicano non solo me, ma magari domani anche voi, il fatto che uno va attaccato solo per motivi politici non mi fa stare tranquillo”, conclude poi il suo sfogo.