La proposta di Roberto Maroni scuote la Lega. Ospite di Omnibus nella prima mattinata di venerdì 22 maggio, l’ex segretario del Carroccio discute di Mes (Meccanismo europeo di stabilità) e di rapporti con l’Europa insieme a Mario Monti e a Giovanni Floris. Ad un certo punto, sorprendendo un po’ tutti, conduttrice compresa, Maroni propone proprio la figura del senatore a vita come possibile protagonista della trattativa con l’Ue sul Mes in nome della “solidarietà” tra varesini. Se l’ex premier si limita a mostrare un ampio sorriso di soddisfazione, il conduttore di DiMartedì commenta con ironia, facendo notare che Matteo Salvini non sarà troppo contento di quello che ha sentito.

La posizione di Roberto Maroni sul Mes

“Io faccio parte diciamo così della Lega di governo, come è stato detto - dichiara Roberto Maroni a Omnibus - il partito di governo di berlingueriana memoria. E chi ha questo atteggiamento qui è sempre portato a cercare l’accordo, migliorando naturalmente, ma lasciando da parte posizioni preconcette. E anche sul Mes la Lega è sempre stata molto critica. Adesso mi pare che anche Conte dica di no. Ma perché il Mes, 37 miliardi utilissimi come dice Floris, è un prestito però che andrà restituito. Allora tanto vale fare debito, ci sono altre soluzioni possibili. Se fosse invece un contributo”.

Maroni lancia Monti nella trattativa sul Mes

“È un prestito con delle condizioni talmente favorevoli che è irrinunciabile”, chiosa allora la conduttrice.

“Certo, si può discutere, io non dico di no a prescindere - replica secco Maroni - ci sarà bisogno di trattare le condizioni del Mes per avere le migliori possibili. Mario Monti per esempio, che si è occupato di questi temi, che è lombardo, ma varesino soprattutto, quindi è bravissimo. Io darei a lui, se fossi il presidente del Consiglio, l’incarico di trattare con l’Europa su questi temi, Ha l’esperienza giusta, le capacità giuste, non è di parte perché non sta né di qua né di là.

E chi meglio di lui. Solidarietà varesina”.

L’ironia di Giovanni Floris

“Siamo di fronte a una cosa inedita Giovanni qui”, interviene una stupita conduttrice chiamando in causa Floris. “Sono sicuro che Salvini prenderà con grande gioia questa proposta”, questo il pungente punto di vista del giornalista. Poi, Maroni riprende la parola.

“Se mi permette solo un’ultimissima cosa - dichiara l’ex ministro dell’Interno - voglio dire che si è parlato della disponibilità di Conte o della necessità non di un governo di unità nazionale, ma di uno sforzo comune. Bene, Conte ieri ha detto una cosa importante e ne ha parlato oggi sui giornali, dei cantieri e della necessità di fare le opere. E Salvini ieri ha presentato una proposta di legge ‘modello Genova’: sospendiamo il codice degli appalti fino al 2026 e utilizziamo il ‘modello Genova’ per le opere pubbliche. Su questa cosa molto concreta, non la politica o le alleanze ci può essere un’intesa. E io mi auguro che davvero su questo tema ci possa essere intesa tra governo e opposizioni”, conclude.