A seguito di alcune minacce subite in queste ultime settimane, il Viceministro, esponente del M5S, Pierpaolo Sileri è stato sottoposto alla tutela di un agente di pubblica sicurezza. L'inchiesta contro ignoti è stata aperta dalla Procura di Roma. Dal fronte degli esponenti di partito numerosi messaggi solidali.

Le minacce e l'inchiesta

Il Viceministro della Salute Sileri è stato affidato a scorta cautelare a seguito di tentativi di corruzione e gravi minacce relazionate alla sua attività Politica. Il riferimento volge nello specifico alla destinazione di fondi pubblici stanziati per l'emergenza Coronavirus.

Tra le persone coinvolte nell'indagine avviata dalla Procura di Roma, ci sarebbe un alto esponente sanitario che ha assunto il ruolo di dirigenza tra Roma e Calabria.

Nel corso della denuncia accolta dal Pm di Roma, il Viceministro ha segnalato anche la presenza di persone sospette nei dintorni della propria abitazione e il rilevamento di un biglietto minatorio posto sul parabrezza della sua auto.

A seguito delle sue dichiarazioni è stato aperto un fascicolo contro ignoti a cui farà fede l'indagine della Procura.

Le intimidazioni ricevute dall'esponente del M5S sono andate avanti per diverse settimane e risalgono alla metà di aprile, quando il Viceministro fu chiamato in causa in due servizi del programma "Le Iene", nei quali si ipotizzava un suo coinvolgimento in un appalto "illecito".

Trovatosi nel mirino dei reporter, Sileri ha dovuto giustificare tale ipotesi volta ad un conflitto di interesse tra lui e la moglie (dipendente in una fabbrica di mascherine).

Alle 'provocazioni' messe in campo nel corso dell'intervista Tv, il Vice Ministro aveva replicato riportando la lontana data della gara d'appalto in questione, risalente appunto al 2017.

Inoltre Sileri, a fronte di quanto riportato nei servizi in onda, ha precisato che la moglie non è mai stata un'agente di vendita dell'azienda, smentendo così le accuse a lui promosse dagli inviati televisivi.

I messaggi solidali dei colleghi di partito

Ad esprimere la propria solidarietà sulle minacce ricevute, è giunto a Pierpaolo Sileri il coro di voci unanime di alcuni esponenti del M5S.

"Massima vicinanza al viceministro @piersileri per le minacce ricevute", ha postato su un twitter il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio. E ancora: "Hai tutto il nostro sostegno", ha aggiunto sul web il ministro.

Attraverso lo stesso social è intervenuto anche il Presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra. "Fare il proprio dovere significa spesso esporsi a rischi di estorsione", ha detto rivolto a Sileri il Presidente.

Anche la Ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo che ha definito "inaccettabili le minacce rivolte al viceministro della Salute", gli ha manifestato sostegno e solidarietà.

Si sono aggiunti ai messaggi solidali anche il sindaco di Roma, Virginia Raggi e il Vice-ministro allo sviluppo economico, Stefano Buffagni che ha dichiarato: "C'è a chi non piace avere al Ministero persone serie che lavorano con la schiena dritta".

In una nota congiunta si sono espressi anche i due capigruppo M5S della Camera, Davide Crippa e del Senato, Gianluca Perilli: "Il Vice-ministro Pierpaolo Sileri si è speso come pochi per far fronte a questa emergenza e, lo invitiamo a non demordere", cosi come riportato dal Fatto Quotidiano.