Senza dialogo con le opposizioni, il governo non può andare avanti. E' il pensiero di Nicola Zingaretti, segretario del Partito Democratico, espresso in un'intervista rilasciata a Sky Tg 24. Parole che arrivano in una fase in cui sembrano esserci tensioni persino in seno alla maggioranza, considerato il dibattito relativo alla regolarizzazione dei migranti sostenuto da Italia Viva di Matteo Renzi. Il leader dei dem ha segnalato la necessità di lavorare per ottenere una convergenza d'opinione in una fase emergenziale in cui il fine ultimo dovrebbe essere quello di tutelare la legalità.

Nicola Zingaretti che dice che bisogna tutelare la legalità

Secondo Nicola Zingaretti, al momento, bisogna sgomberare il campo da qualsiasi dissidio politico, ma lavorare in maniera unanime verso un obiettivo preciso. "La vera priorità - ha evidenziato - è capire come le mafie si combattono nelle carceri e come in un momento di crisi economica si contrasta l'inquinamento mafioso dell'economia legale". "Questo tema - ha affermato - non c'entra nulla con il chiacchiericcio che sta investendo il sistema politico in queste ore. Mi rivolgo a tutti, maggioranza ed opposizione".

Zingaretti ha specificato, punto per punto, quelli che a suo avviso dovrebbero essere i punti su cui ogni forza Politica dovrebbe trovare accordo, senza andare ad assecondare il proprio ruolo di maggioranza ad opposizione: "Mafia nelle carceri, contrasto ai poteri criminali, lotta per l'economia legale e provvedimenti d'urgenza in momento di crisi economica e grande investimento pubblico".

Zingaretti esclude nuova maggioranza

L'affermazione del presidente del Lazio, che potrebbe destare qualche discussione riguardo al futuro della maggioranza, sembra un monito a chi oggi regge le fila della maggioranza. "Deve governare - ha specificato Nicola Zingaretti - in una ricerca continua di dialogo con le opposizione, se non ce la fa, vedo difficile che dentro questo Parlamento si possa proporre una maggioranza diversa".

Parole che, in un certo senso, portano a due riflessioni. La prima è quasi un avvertimento alla maggioranza affinché si prodighi per instaurare un dialogo proficuo con il centrodestra in una fase emergenziale e dove il fine ultimo non può che essere ricercato attraverso una strategia condivisa, almeno nella visione del Pd. L'altra, è che Nicola Zingaretti dà quasi per scontato il fatto che se dovesse interrompersi quest'esperienza di governo l'unica soluzione sarebbe il voto, non prendendo in considerazione l'ipotesi di una maggioranza d'altro tipo. Il fatto che a dirlo sia il leader del secondo 'azionista parlamentare' della maggioranza, fa si che le dichiarazioni risultino più che mai degne di nota.