Giuseppe Conte è in grado di ricoprire ancora la carica di presidente del Consiglio? È stato questo il tema del dibattito andato in onda ad Otto e mezzo nella serata di giovedì 4 giugno. A confrontarsi sul futuro del governo giallorosso sono la conduttrice Lilli Gruber e i suoi due ospiti, i colleghi Antonio Padellaro del Fatto Quotidiano e Maurizio Belpietro, direttore de La Verità. Ed è proprio con quest'ultimo che si verifica un serrato battibecco.

Per Belpietro, con Conte alla guida l'Italia va fuori strada. Per Gruber accadrebbe di peggio se a Palazzo Chigi ci fosse Matteo Salvini.

A Otto e mezzo si discute di Giuseppe Conte

Lilli Gruber cita il titolo dell'editoriale di Belpietro pubblicato su La Verità il giorno precedente: "Se Conte non molla il volante andiamo a sbattere". Poi domanda al collega: "A chi dovrebbe mollare questo volante e questo passaggio come dovrebbe avvenire? Con delle nuove elezioni? Ma soprattutto a chi lo dovrebbe mollare?".

La replica di Maurizio Belpietro è secca: "Lo deve mollare a qualcuno che lo sappia tenere e che sappia tenere la macchina in strada - sentenzia il direttore de La Verità - non mi sembra che abbia dimostrato di saperla tenere. Ha fatto non so quanti decreti e provvedimenti in questo periodo".

Il piano di rinascita di Conte paragonato a quello di Licio Gelli

"Adesso, addirittura, vuole fare il piano rinascita che già nella definizione crea un certo sconcerto perché ricorda il piano di rinascita di qualcun altro, di Licio Gelli - prosegue Belpietro nel suo affondo contro Conte - quindi hanno scelto il nome sbagliato.

Ma al di là dei nomi che poi sono secondari, a me sembra surreale questo dibattito. Scusate, ma se le cose vanno così bene, se Conte è così bravo, se hanno i numeri in parlamento, facciano il governo che vogliono. Perché vogliono la concordia, vogliono che l'opposizione partecipi. E poi, a sinistra vogliono scegliersi l'opposizione ritenuta utile, che piace, vogliono decidere loro cosa deve fare, come si deve comportare e che cosa deve dire l'opposizione.

Se in Italia le cose funzionassero splendidamente non ci si dovrebbe preoccupare di nulla. Ma siccome la situazione non è questa, qui non si tratta di soffiare sul fuoco, ma di difendere un'economia che è fatta da esercenti, artigiani, piccole imprese, alberghi e ristoranti che non riescono a riaprire".

Lo scontro tra Belpietro e Gruber

"Non so voi, ma io abitualmente giro per la città a piedi e mi rendo conto di quante attività non siano state riaperte - Maurizio Belpietro è un fiume in piena - ci era stata promessa liquidità dal presidente del Consiglio e adesso si parla di un piano di rinascita. Ma dove sono le proposte di questo piano? Voi le avete viste? Avete capito cosa vuole fare Conte?

Vuole ridurre le tasse o dare liquidità alle imprese? L'unica proposta che alla fine è venuta fuori è stata quella di indebitare le imprese mandandole dalle banche. Certo che se porta il volante così ci porta a sbattere, anzi fuori di strada".

Ma Lilli Gruber lo incalza: "C'è anche chi pensa che se fossimo nelle mani di Salvini saremmo già andati a sbattere da tempo. Diciamo che in Italia la rissosità della Politica è proverbiale. Abbiamo visto in altri paesi europei che l'opposizione, che fosse di destra o di sinistra, ha cercato di collaborare con il governo in una fase di grandissima difficoltà".