I gilet arancioni diAntonio Pappalardo in piazza a Roma il 2 giugno, non solo il centrodestra di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani dunque. Le polemiche per gli assembramenti non autorizzati a causa del coronavirus hanno investito anche il movimento guidato dall’ex generale dei carabinieri. In occasione della festa della Repubblica erano centinaia i simpatizzanti dei gilet arancioni presenti in piazza del Popolo. Diverse testate riportano di cori di insulti contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e quello del Consiglio, Giuseppe Conte.

Gilet arancioni inviperiti anche contro i giornalisti, come dimostra l’aggressione denunciata in diretta tv dall’inviato di Tagadà, il talk show di La7 condotto da Tiziana Panella.

Cori di insulti contro Mattarella dalla piazza dei Gilet arancioni

A pochi giorni dalle manifestazioni tenute a Milano e in varie altre città italiane, il movimento dei gilet arancioni si è dato nuovamente appuntamento in piazza. L’occasione è stata quella del 2 giugno, festa della Repubblica. Convinti che il coronavirus non esista, o almeno, che non esista più, i seguaci di Pappalardo hanno protestato contro il governo che, a loro giudizio, non sta facendo nulla per i più poveri a fronte della crisi economica. Come riporta la testata online Fanpage, prima ancora dell’arrivo di Pappalardo sul palco di piazza del Popolo, si sono uditi chiaramente cori di insulti contro Mattarella e ripetuti inviti alle dimissioni all’indirizzo del premier Conte.

L’inviato di Tagadà si confronta con i Gilet arancioni

Non potevano ovviamente mancare le tensioni con i giornalisti. Come nel caso di Luca Sappino, l’inviato di Tagadà che ha denunciato in diretta di avere subito un’aggressione insieme al suo operatore da parte dei gilet arancioni. “Ma tu per chi lavori?”, domanda minacciosamente riempiendolo di improperi un partecipante alla manifestazione dei Gilet arancioni a Sappino.

Qualcuno riesce a calmarlo, ma intanto le altre persone gridano frasi come “stiamo morendo di fame”, o “la gente non si cura neanche”. In seguito, un altro manifestante si è avvicinato a Sappino chiedendogli “cosa pretendete?”. Il cronista risponde affermando di stare solo documentando quello che sta accadendo in piazza, con l’intenzione di mostrare in diretta su La7 l’arrivo del leader Pappalardo.

La denuncia di Sappino: ‘Siamo stati letteralmente aggrediti’

“Ma siamo stati letteralmente aggrediti”, denuncia in maniera concitata il giornalista di La7. A quel punto si presenta sulla scena di piazza del Popolo una donna che gli si avvicina. “Può mettersi la mascherina per cortesia?”, le chiede il giornalista. I gilet arancioni gridano tutta la loro rabbia, ovviamente senza mascherina, contro quella che considerano la bugia del coronavirus.