Massimo Giletti punzecchiato dal collega giornalista Andrea Scanzi. Domenica 14 giugno è andata in onda su La7 l’ultima puntata stagionale di Non è l’Arena, il talk show condotto da Giletti. Per l’occasione, oltre ad invitare diversi ospiti, il conduttore riesce a strappare una lunga intervista a Nino Di Matteo, il magistrato siciliano protagonista del durissimo botta e risposta con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per la sua mancata nomina al vertice del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap).

Ma Scanzi, nel suo post pubblicato su Facebook, trascura Di Matteo e ironizza sul fatto che Matteo Salvini, ospite quasi fisso di Non è l’Arena, abbia invece preferito farsi ospitare da Barbara d’Urso.

Massimo Giletti e l’ultima puntata di Non è l’Arena

È un Massimo Giletti apparentemente soddisfatto quello che chiude l’ultima puntata stagionale di Non è l’Arena, ricordando i numeri di share raggiunti dalla sua trasmissione, a suo dire lusinghieri e inaspettati. Prima dei saluti finali, però, nello studio di La7 si consuma una puntata molto accesa. Nella prima parte Giletti dà ancora spazio a medici come Alberto Zangrillo, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco per cercare di capire se davvero, come denunciato da molti esperti nell’ultimo periodo, il coronavirus abbia perso buona parte della sua carica virale.

Nino Di Matteo ospite di Non è l’Arena

Chiuso il discorso sul coronavirus, Massimo Giletti introduce l’argomento centrale dell’ultimo appuntamento di Non è l’Arena: il caso Bonafede-Di Matteo. Il magistrato siciliano, protagonista dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia non mostra di avere peli sulla lingua quando definisce “devastanti” le scarcerazioni di centinaia di boss mafiosi avvenute tra marzo e aprile. Ma Di Matteo denuncia anche il “metodo mafioso” seguito dalle correnti nella magistratura allo scopo di eseguire nomine pilotate. A questo proposito, il magistrato ricorda l’episodio, scoperto tra le carte del processo di Perugia contro Luca Palamara, di quando il suo collega prima fece pressioni e poi esultò quando lui venne escluso dal pool stragi della procura nazionale Antimafia.

Scanzi duro contro Giletti

Insomma, molta carne al fuoco nell’ultima puntata di Non è l’Arena. Ma Andrea Scanzi mostra di non essere di questo parere. “Stai calmo Massimo, dai, che le cazzate restano tali anche se urli - commenta su Fb il giornalista del Fatto Quotidiano criticando l’atteggiamento aggressivo mostrato da Giletti quando parla di mafia - e non prendertela se stasera il tuo Matteo, o quel che ne resta politicamente, ha preferito Barbara e un pool di intellettuali sopraffini (Orietta Berti, Riccardo Fogli, Fausto Leali e un nobile decaduto che voleva prendere un chilo per ogni grillino morto) al tuo programma ‘Non è l’arena ma il tinello di Salvini’. Bacioni”.