Dopo i festeggiamenti dei tifosi del Napoli in seguito alla vittoria della Coppa Italia, si è scatenato uno scontro tra il leader della Lega Matteo Salvini e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Migliaia di persone si sono di fatto riversate nelle strade per festeggiare la vittoria della Coppa Italia senza rispettare l'obbligo di indossare le mascherine e di evitare soprattutto assembramenti. In seguito a questo evento, il numero uno del Carroccio Salvini aveva attaccato De Luca chiedendosi dove fosse e come mai non aveva evitato tali comportamenti.

De Luca attacca Salvini: 'Cafone politico, tre volte somaro'

Poche ore fa De Luca ha risposto all'ex ministro degli Interni: "Tutte le persone che hanno buon senso sanno che ciò che è avvenuto in seguito alla finale sarebbe avvenuto in qualsiasi altra città. Tuttavia è accaduto a Napoli, e per questo il cafone ha ritenuto di commentare. Io credo che quel cafone politico ha dimostrato di essere tre volte somaro. Se uno organizza il 2 giugno insieme alla Vispa Teresa una manifestazione che viola tutte le norme anti contagio, permettendosi poi di dire che il presidente De Luca non ha fatto rispettare il distanziamento, ha la faccia come il suo fondo schiena, peraltro usurato. Inoltre l'obbligo di garantire sul suolo nazionale il rispetto del distanziamento è del Viminale e del prefetto, ma probabilmente l'uomo di Neandhertal questo lo ignora".

Secondo il presidente campano, i commenti sulla questione nascondono "una propensione sotterranea al razzismo e allo sciacallaggio contro il Sud".

Vincenzo De Luca si scaglia anche contro il ministro della Giustizia

De Luca ha poi continuato ad attaccare Salvini, affermando che il leader della Lega ha "avuto a causa di una anomalia della storia la fortuna di avere al suo fianco una donna bellissima" e che "passava le notti a twittare sui social su radicchio e broccoletti".

Ma durante le sue dichiarazioni, De Luca non ha risparmiato bordate neppure al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: "Mentre lui era intento ad aggiustarsi la pochette della sua giacca di due misure inferiori, i capi mafiosi della Camorra stavano nelle loro case. Inoltre qualche grande capo della 'ndrangheta, di mafia e pure qualcun altro prendevano anche il reddito di cittadinanza".

Infine, il governatore della Campania non ha risparmiato critiche neanche gli Stati Generali sull'economia: "Se alla fine verrà prodotto qualche risultato, qualcuno abbia la bontà di farmeli avere. Mi sembravano la sessione del consiglio di Nicea. Ho la sensazione che nel documento finale sarà difficile vedere di concreto degli atti".