Silvia Romano torna suo malgrado al centro della polemica Politica italiana. La ragazza milanese sta facendo nuovamente discutere di sé per aver affermato di considerare il velo islamico che indossa come un "simbolo di libertà". Silvia è tornata in Italia nel maggio scorso, dopo quasi un anno e mezzo trascorso in Somalia, prigioniera del gruppo fondamentalista di Al-shabaab. Le immagini della ragazza scesa dalla scaletta dell'aereo coperta quasi interamente da un abito islamico avevano già provocato reazioni contrastanti. Oggi, oltre alle critiche dell'esponente di FdI Daniela Santanché, sul caso Silvia Romano si esprime anche il giornalista Nicola Porro che punta il dito contro intellettuali come Roberto Saviano, Michela Murgia e Gad Lerner.

Silvia Romano felice di indossare il velo

La prima intervista di Silvia Romano da quando è tornata in Italia sta facendo molto discutere. La ragazza ha risposto alle domande di Davide Piccardo, esponente della comunità islamica lombarda e direttore del giornale online La Luce. "Per me il mio velo è un simbolo di libertà", è probabilmente questa la frase più contestata pronunciata da Silvia durante il colloquio con Piccardo. Silvia ha anche raccontato i drammatici passaggi che l'hanno portata, durante i lunghi mesi della sua prigionia, dall'essere sostanzialmente atea ad abbracciare la fede islamica in una delle sue versioni più radicali.

Silvia Romano fa infuriare Santanchè e Porro

"Dio mi chiede di indossare il velo per elevare la mia dignità e il mio onore", ha poi proseguito Silvia Romano.

Parole che hanno mandato su tutte le furie Daniela Santanchè. L'esponente del partito di Giorgia Meloni, oltre a difendere quelli che secondo lei sono i veri diritti delle donne, si è chiesta polemicamente se la ragazza non possa rappresentare un pericolo per il nostro Paese. Meno diretto, ma sempre durissimo, invece, l'attacco sferrato da Nicola Porro.

Silvia Romano si sarebbe fatta intervistare da un organo di stampa considerato affine al gruppo fondamentalista islamico dei Fratelli musulmani, attacca il giornalista durante la sua rassegna stampa quotidiana facendo riferimento ad un altro gruppo fondamentalista islamico.

Nicola Porro attacca Saviano, Murgia e Lerner

Poi, Porro passa direttamente ad attaccare gli scrittori Michela Murgia e Roberto Saviano, oltre al collega giornalista Gad Lerner, i quali non avrebbero scritto neanche una riga per criticare il fatto che nel nostro Paese, così come in tutto il mondo occidentale, il velo non sia considerato affatto come un simbolo di libertà.

Insomma, il giornalista conclude il suo intervento augurandosi che Silvia Romano non venga mai censurata in nome della libertà di parola. Ma gli intellettuali appena citati vengono bollati come "questi grandi opinionisti della libertà della donna" che "oggi stanno zitti, muti e accucciati di fronte a questa str...".