Mario Monti è stato ospite della trasmissione di La 7 L'aria che tira. L'ex presidente del Consiglio, tra i temi trattati, è stato chiamato ad esprimersi su quelle che saranno le sue valutazioni in vista del prossimo referendum sul taglio dei parlamentari. Circostanza nella quale ha espresso il suo disappunto nei confronti del Movimento 5 Stelle e dell'attuale ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

A L'aria che tira l'ex premier parla di referendum

Gli italiani saranno chiamati a votare a favore o contro la riduzione dei parlamentari. Un vecchio cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle. Secondo Monti l'ipotesi di un taglio dei rappresentanti, senza pensare ad una modifica organica della legge elettorale, sarebbe un rischio che l'Italia non potrebbe permettersi.

"Voterò - ha rivelato - contro il taglio dei parlamentari che mi piacerebbe, ma solo se dentro una riforma della legge elettorale e dei regolamenti parlamentari". L'ex premier ha poi aggiunto: "Fatto così, a stralcio, è pura demagogia".

Monti critico su M5s e di Di Maio

"È ora - ha detto l'ex premier - che l'Italia smetta di pagare prezzi a chi ha fatto promesse demagogiche come il Movimento 5 Stelle su questo punto, sul punto del Mes". Nel suo affondo verso l'universo pentastellato non manca un riferimento al grande ispiratore del Movimento 5 Stelle, ossia Beppe Grillo. "Ci si è affidati - ha aggiunto Mario Monti - e si è eretta a guida spirituale del Paese un brillante ex comico che si è associato ad un geniale imprenditore dell'informatica che predilige un filosofo svizzero-francese".

Sollecitato a rispondere rispetto alla possibilità che il referendum sia preceduto da una nuova legge elettorale, così come sostenuto da Luigi Di Maio, Mario Monti non nasconde il suo scetticismo e finisce per pungolare l'ex capo politico del mondo grillino. "Ho - ha detto - molta simpatia per Di Maio. I sui impegni o le sue dichiarazioni di fatti avvenuti fanno però intenerire se misurate sulla condotta passata".