Il mondo delle notizie è complesso - e le storie e le immagini false sono spesso ampiamente condivise sui social media. La redazione di Blasting News individua ogni settimana le bufale più popolari e le informazioni fuorvianti per aiutarvi a distinguere la verità dalla falsità. Ecco le affermazioni più condivise di questa settimana: nessuna di queste è vera.

USA

Affermazione: Obama non è stato il primo presidente nero degli Stati Uniti, lo è stato John Hansen

I fatti: Un post condiviso su Twitter e Facebook mostra la foto di un uomo di colore che afferma di essere John Hansen, il vero primo presidente nero degli Stati Uniti. Si dice che l'uomo sia stato il primo presidente del Congresso continentale, "anche prima di George Washington".

Viene anche descritto come il presidente "che ha guidato l'America dopo che il Paese ha ottenuto l'indipendenza dagli inglesi".

La verità: Come riferisce Reuters, l'affermazione confonde due uomini con il nome simile, John Hanson, scritto male in questi post come "Hansen". Uno di loro è nero e l'altro bianco. La descrizione del post si riferisce al John Hanson bianco, che fu il primo presidente del Congresso continentale in base agli articoli della Confederazione, l'accordo che il governo degli Stati Uniti mise in atto prima dell'inizio della Costituzione nel 1781.

L'immagine condivisa nei post è un dagherrotipo di un ex schiavo, John Hanson, che comprò la propria libertà. L'uomo è arrivato in Liberia e più tardi è diventato senatore nella Contea di Grand Bassa, in Liberia, come spiega Reuters.

Pertanto, l'uomo nella foto non è l'uomo che era presidente del Congresso continentale, come si legge nel post.

Barack Obama - il 44° presidente - è quindi il primo presidente nero degli Stati Uniti.

USA

Affermazione: l'NBA ha minacciato di "non giocare mai più" a meno che Trump non si dimetta

I fatti: diversi post condivisi su Facebook hanno mostrato uno screenshot di un sito di notizie con il titolo: "NBA a Trump: Dimettiti o non giocheremo mai più nel 2020".

La verità: l'11 marzo l'NBA ha sospeso la stagione a causa della Covid-19. L'articolo afferma che il motivo non era in realtà la pandemia, ma che una sospensione "è in corso da mesi e cercavano una buona scusa per chiudere tutto". L'articolo prosegue dicendo che "i giocatori, guidati da Art Tubolls, ala grande dei Washington Generals All-Star, hanno eseguito una votazione segreta prima dell'inizio della stagione per sospendere la lega per qualsiasi motivo credibile fino a quando il presidente Donald Trump non si dimetterà dalla carica o perderà le elezioni".

Come riferisce Reuters, Art Tubolls non è una persona reale, ma un anagramma per Bustatroll.org, un sito di notizie satiriche.

MONDO

Affermazione: Angela Merkel, Theresa May e Dalia Grybauskaite erano amiche da bambine, come dimostra una foto

I fatti: su Facebook è stata condivisa una teoria della cospirazione secondo la quale la cancelliera tedesca Angela Merkel, l'ex primo ministro britannico Theresa May e l'ex presidente lituano Dalia Grybauskaite si conoscevano da bambine.

I post affermano che gli Illuminati sono stati responsabili della loro posizione di potere che ha riunito le tre donne sin dall'infanzia.

La verità: questa foto mostra solo Angela Merkel da adolescente. Le altre due bambine non sono Theresa May o Dalia Grybauskaite, come segnala Reuters. Diverse testate giornalistiche hanno già pubblicato la foto con la didascalia: "Angela Kasner, 18 anni, con gli amici a una festa di Capodanno a Berlino nel 1972". Il TIME l'ha pubblicata nel 2015 quando la Merkel è stata eletta dalla rivista Person of the Year e anche la CNN l'ha utilizzata più volte in un contesto simile.

MONDO

Affermazione: un missile ha colpito un edificio a Beirut all'inizio di agosto 2020 causando una devastante esplosione

I fatti: un video è stato condiviso decine di migliaia di volte sui social media, come riporta AFP.

Il video mostra un missile che colpisce un edificio a Beirut, in Libano, causando una fortissima esplosione. Il video sarebbe una versione in "negativo" e sostiene che l'incidente che ha ucciso 160 persone a Beirut il 4 agosto è stato "un attacco missilistico, non un incidente".

Verità: questo video è stato falsificato secondo AFP Fact Check. È stato condiviso in diverse lingue, su diverse piattaforme come YouTube, Facebook, Twitter e Instagram. Mostra una grande nuvola di fumo che si diffonde sopra il porto di Beirut. Pochi secondi dopo, un missile appare e sembra colpire il porto che provoca una massiccia esplosione. Alcuni utenti dei social media sono convinti che questo video mostri il vero motivo che ha determinato questo incidente.

Indicano che il video è una versione "negativa" che evidenzia le zone più scure del video, mostrando le parti nascoste del filmato.

AFP Fact Check ha trovato il video originale utilizzando InVid-WeVerify. Hanno scoperto che il video è stato trasmesso sul sito web della CNN Arabic il 4 agosto 2020, con la didascalia "Libano ... Un'enorme esplosione vicino al porto di Beirut provoca lesioni, gravi danni e caos nel centro della capitale". Il video originale non mostra alcun missile e non è stato applicato alcun filtro negativo. D'altra parte, altri video dell'esplosione non filmano alcun missile che colpisce l'edificio.

INDONESIA

Affermazione: le piramidi di Giza sono state illuminate per mostrare solidarietà al Libano dopo un'enorme esplosione nel porto di Beirut

I fatti: un quotidiano indonesiano, Sindonews.com, ha condiviso un'immagine delle piramidi di Giza illuminate con la proiezione della bandiera libanese.

Il titolo recita: "In segno di solidarietà, le piramidi d'Egitto si illuminano con la bandiera libanese". L'immagine è stata poi ampiamente condivisa su Facebook e Twitter, mentre altre piattaforme di notizie l'hanno riutilizzata come Indonesiainside.id, Minanews.net e Wartaekonomi.co.id, come riporta AFP Fact Check.

La verità: secondo AFP Fact Check, la foto è stata modificata. La foto originale si trova sulla pagina Facebook ufficiale del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano. Le parole "EXPERIENCE EGYPT SOON" sono proiettate sulla piramide con una luce blu.

Inoltre, anche il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano declina questa informazione: "Questa notizia non è vera", ha dichiarato una fonte del ministero a un giornalista dell'ufficio del Cairo dell'AFP.

FILIPPINE

Affermazione: il Canada non ha più casi di Coronavirus

I fatti: i post su Facebook e Twitter affermano che il Canada registra casi di Covid-19, la malattia causata dal coronavirus e che si augurano che le Filippine possano raggiungere questo risultato.

La verità: Secondo AFP Fact Check, il 9 agosto il governo canadese ha riferito che ci sono stati 6.742 casi di COVID-19 attivi nel paese. La falsa dichiarazione arriva quando alcune regioni delle Filippine tornano in isolamento dopo che il numero di infezioni nel paese è cresciuto notevolmente e ha superato i 100.000 casi.

BRASILE

Affermazione: il Senegal usa clorochina fin dal primo caso e ha solo cinque morti di Covid-19

I fatti: i post su Facebook affermano che il Senegal usa la clorochina - un farmaco che viene usato da decenni per prevenire e curare la malaria e alcune malattie autoimmuni, tra cui l'artrite reumatoide e il lupus - sin dal primo caso di coronavirus nel paese e che per questo motivo ha registrato solo cinque morti di Covid-19 finora.

La verità: secondo la Johns Hopkins University, il 12 agosto il Senegal ha avuto 238 morti per Covid-19 e 11.380 casi confermati. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le prove scientifiche indicano che la clorochina non riduce la mortalità dei pazienti affetti da Covid-19.

SPAGNA

Affermazione: nuovi video dell'arresto di George Floyd lo riprendono mentre minaccia una donna incinta con una pistola

I fatti: i post condivisi migliaia di volte su Twitter sostengono che un nuovo video completo dell'arresto di George Floyd, un uomo di afroamericano che è stato assassinato da un poliziotto bianco il 25 maggio a Minneapolis, Stati Uniti, indica che avrebbe "minacciato una donna incinta con una pistola" ed "è stato drogato con una quantità di fentanil quattro volte superiore alla dose mortale".

La verità: il video a cui si riferiscono le testimonianze, registrato dalla telecamera sulla divisa di uno dei poliziotti, è stato pubblicato dal quotidiano britannico Daily Mail il 3 agosto.

Nella registrazione di 8 minuti, non è possibile vedere George Floyd minacciare nessuno. Dal secondo minuto alla fine del filmato ha le mani ammanettate dietro la schiena. Per quanto riguarda l'affermazione di essere stato drogato, l'autopsia effettuata dalle autorità mediche della contea di Hennepin ha attribuito la causa della morte di Floyd a "arresto cardiopolmonare che complica l'applicazione della legge, la costrizione e la compressione del collo".

PORTOGALLO

Affermazione: la stampa ha ignorato la morte di un agente di polizia francese perché l'assassino era musulmano

I fatti: un articolo pubblicato il 29 luglio sul blog Amigo de Israel 2.0 e condiviso migliaia di volte sui social media sostiene che la stampa francese ha ignorato l'omicidio di un poliziotto da parte di un musulmano.

Con il titolo "Francia: un musulmano uccide un poliziotto (la stampa lo ignora)", l'articolo sostiene che questa morte non è stata riportata perché la persona che ha commesso il crimine è musulmana e che "i giornalisti (quasi tutti quelli di estrema sinistra) sono ufficialmente impegnati nell'islamizzazione dell'Occidente".

La verità: il 4 luglio, l'agente di polizia francese Mélanie Lemée, 25 anni, è stata investita dopo che un autista si è rifiutato di obbedire a un ordine di arresto durante un controllo stradale a Port-Sainte-Marie. Lemée finì per morire a causa di molteplici ferite. La notizia della morte di Lemée, tuttavia, è stata pubblicata dai principali media francesi, come i giornali Le Figaro e Le Monde. L'AFP si occupò anche del funerale di Mélanie Lemée, celebrato con onorificenze militari. Non ci sono però informazioni secondo cui il colpevole sia di religione islamica.