Gianluigi Paragone punta nuovamente il dito contro la Germania. Il senatore ex M5S, fondatore del partito ‘No Europa per l’Italia - Italexit con Paragone’, rilascia un’intervista ai microfoni di Radio Cusano Campus nella giornata di lunedì 31 agosto.

Il parlamentare tocca diversi temi durante la trasmissione "L’Italia s’è desta", condotta dal direttore della radio Gianluca Fabi, insieme a Matteo Torrioli e Daniel Moretti. Dure le critiche al governo Conte, accusato di stare facendo confusione sulla riapertura delle scuole e sui fondi del Recovery Fund.

Ma l’attacco più pesante viene riservato alla Germania della cancelliera Angela Merkel, sospettata di temere una eventuale uscita dell’Italia dall’Ue e dall’area Euro.

Gianluigi Paragone critica il governo Conte

Dai microfoni di Radio Cusano Campus, il senatore Paragone non risparmia stilettate al governo guidato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A suo modo di vedere, infatti, a due settimane esatte dall’inizio delle lezioni scolastiche e dalla riapertura degli istituti non si starebbe capendo "nulla”.

La responsabilità di questo presunto caos viene attribuita in buona parte a Domenico Arcuri. Il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, infatti, si starebbe occupando "di tutto”, ma non sarebbe capace di "occuparsi di niente”.

Alitalia, Ilva e Recovery Fund

Un giudizio senza appello al quale si aggiungono le lamentele di Paragone sul fatto che il governo giallorosso non abbia ancora fatto chiarezza sul futuro di importanti aziende come Atlantia, Autostrade, Alitalia e Ilva. “La soluzione non c’è”, chiosa il fondatore di Italexit prendendosela con Palazzo Chigi.

Per non parlare poi del Recovery Fund, il cui “piano di spesa” non è stato ancora presentato.

Secondo Paragone, insomma, si capirà solo tra poco se i prestiti previsti arriveranno a destinazione alle imprese.

L’affondo di Paragone contro la Germania

Ma Gianluigi Paragone non fa sconti neanche ai nostri partner europei. L’ex pentastellato ce l’ha in particolar modo con i tedeschi.

Paragone racconta di stare girando da tempo l’Italia e di aver capito, dopo aver parlato con moltissimi imprenditori, “che è una grossa balla che loro hanno paura dell’uscita dell’Italia dall’Euro”. Questi ultimi, infatti, avrebbero capito che “la Germania sta pensando a smontare l’impero di Bruxelles” e non vogliono quindi restare “sotto le macerie” dell’Ue. “I soldi che vengono messi a disposizione dall’Ue non finiscono nell’economia reale”, questa l’accusa mossa da Paragone. Il senatore è convinto: “La Germania ha una paura fo***ta che l’Italia se ne vada”.