Nuovo editoriale di Maurizio Belpietro in cui viene messo nel mirino Giuseppe Conte. Il direttore de La Verità manifesta il suo punto di vista critico nei confronti del presidente del Consiglio in relazione alla proroga sulle nomine ai servizi segreti. Una mossa che il giornalista contesta e per la quale chiama in causa anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nomine servizi segreti: la proroga di quattro anni, fa discutere

Il decreto Emergenza di agosto prevedeva la proroga dei vertici dei servizi segreti per i prossimi quattro anni.

Un passaggio che ha suscitato qualche malumore, fino all'emendamento presentato da Federica Dieni in cui si richiedeva lo stralcio e l'annullamento di quel passaggio nel provvedimento governativo. Il governo ha posto la fiducia sulla questione. "Mangiare la minestra o saltare dalla finestra, mandando a casa l'esecutivo". Sarebbe stato questo secondo Maurizio Belpietro il messaggio velato mandato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà a chi non accettava quel passaggio. Secondo il direttore de La Verità, coloro i quali prima erano "rivoltosi" alla fine avrebbero "chinato il capo pur di conservare la poltrona, mentre un'altra se l'è svignata evitando di partecipare al voto sulla proroga dello stato d'emergenza fino al 15 ottobre".

Maurizio Belpietro attacca Conte e chiama in causa Mattarella

Tuttavia, Maurizio Belpietro è critico soprattutto nei confronti di Giuseppe Conte. "Non solo - evidenzia - ha scelto di tenersi stretta la delega sugli 007, avendo responsabilità diretta sui dossier più scottanti che riguardano la sicurezza del Paese, ma ha anche nominato i vertici delle agenzie di intelligence".

Circostanze che, secondo il direttore de La Verità, configurerebbero un "eccesso di potere" nelle mani del capo del governo. "Nella sostanza -attacca -Conte sta ipotecando il futuro". Le sue decisioni su organi così delicati, lascia intendere, rischiano di gravare, anche dopo l'attuale governo, sui prossimi esecutivi come eredità di quello attuale.

"Che la mossa - prosegue - sia insolita lo hanno capito benissimo le opposizioni ed anche una parte della stessa maggioranza". Belpietro, dal suo punto di vista, chiama in causa il presidente della Repubblica. "Ma Sergio Mattarella non ha nulla da dire? Da mesi assistiamo alle mosse di un presidente del Consiglio che si comporta da ducetto". Singolare la chiosa: "Altro che presidenza della Repubblica, qui siamo al sonno della Repubblica". Il punto di vista è quello di un giornalista che, negli ultimi mesi, ha spesso manifestato dissenso rispetto alla condotta del premier e del suo governo.