Una nuova pagina di sangue e terrore di matrice terroristica fa piangere la Francia. L'attentato di Nizza oggi fa discutere anche per il fatto che l'autore è arrivato in Europa, passando per l'Italia. Da Lampedusa a Bari. La circostanza diventa oggetto di riflessione da parte di Nicola Porro. Nella sua consueta Zuppa il conduttore di Quarta Repubblica ha manifestato il suo punto di vista critico su alcuni contorni della vicenda. A partire dal fatto che oggi per entrare nel Vecchio Continente la strada più semplice sia quella di passare per l'Italia finendo poi per sottolineare come il pluriomicida abbia beneficiato dell'accoglienza italiana.

Un pensiero che mira a sottolineare come la Politica dei porti aperti, a suo avviso, dà adito alla possibilità che si concretizzino episodi come quello materializzatosi a Nizza e che, ad oggi, avrebbe generato qualche malumore della Francia nei confronti dell'Italia.

Attentato Nizza: l'autore da Lampedusa alla Francia, passando per Bari

Il tunisino che si è reso protagonista dell'azione terroristica a Nizza è sbarcato a Lampedusa con un barcone. Ha messo la prima volta piede in Italia in Sicilia lo scorso 20 settembre. In ottemperanza ai protocolli anti-Covid ha trascorso un periodo di quarantena prima di essere trasferito in un centro per migranti a Bari lo scorso 9 ottobre. Secondo quanto riportato da La Repubblica sarebbe arrivato a Bari a bordo della nave Rhapsody con altri centinaia di connazionali.

Sulla vicenda sono arrivate comunque le precisazioni del Ministero dell'Interno pubblicate da Repubblica. Il quotidiano, citando fonti del Viminale, ha scritto che "il soggetto non era mai stato segnalato dalle autorità tunisine e neanche segnalato sotto il profilo della sicurezza nei canali di intelligence"

In attesa di capire quella che sarà l'evoluzione delle indagini francesi ed italiane (se ne sta occupando la Procura di Bari), i punti oscuri da chiarire sono diversi.

Nicola Porro nell'analizzare la vicenda parte dalla permeabilità delle coste italiane rispetto a quelle francesi. "Guarda caso - ha puntualizzato il conduttore di Quarta Repubblica - non sbarcano a Marsiglia, ma sbarcano a Lampedusa". "Forse perché - ha incalzato - è più facile sbarcare in Italia che in Francia. La politica dei porti aperti è una stro...

Non che quella dei porti chiusi abbia impedito cose di questo tipo, ma se tu li fai pure aperti e paghi pure la navi per la quarantena...".

Nicola Porro segnala il possibile risentimento francese

"Abbiamo preso questo qua, l'abbiamo rifocillato, gli abbiamo - ha proseguito il giornalista - dato un po' d'acqua, abbiamo visto se stava bene, l'abbiamo messo in una nave quarantena perchè dovevamo stare attenti che non avesse il Covid...", ha detto Porro che aggiunge: "Ha preso, se ne è andato ed ha sgozzato due francesi. E se potranno un po' incazzà i francesi".

E proprio dal fronte transalpino tutto quello che è avvenuto potrebbe generare un'effetto domino. "Soltanto Libero - concluso Porro - coglie quest'aspetto, cioè che i francesi sono furibondi.

Faranno quello che fanno a Ventimiglia, ancor di più cercando di non accettare arrivi dall'Italia".

Chiaro il riferimento al confine tra la Francia e la Liguria dove spesso si è raccontato di un atteggiamento tutt'altro che accogliente delle guardie francesi verso cittadini non europei.