Matteo Bassetti, con un post su Facebook, ha risposto agli attacchi ricevuti nelle ultime ore. L'infettivologo del San Martino di Genova, in concomitanza con la decisa impennata della curva del Coronavirus, è stato chiamato in ballo per alcune sue esternazioni degli ultimi mesi. Il medico genovese ha sempre diffuso un messaggio improntato all'ottimismo per non alimentare la paura. Tuttavia, alcuni passaggi sono finiti sotto la lente d'ingrandimento della critica di giornalisti e di alcuni colleghi. Oggi è lui stesso a specificare la sua posizione con un lungo post apparso sul suo profilo ufficiale.

Nell'occasione l'infettivologo ha provveduto a confutare la tesi secondo cui avrebbe detto che il virus sarebbe morto. Una smentita arrivata a tempo debito per specificare che ciò che era stato riportato non era stata una tesi da lui elaborata.

Coronavirus: Bassetti parla di linciaggio mediatico subito

Matteo Bassetti non è mai stato un negazionista. L'infettivologo ha sempre difeso le sue opinioni, sottolineando di essere un clinico che ogni giorno si è confrontato in corsia con la questione coronavirus. Nei giorni scorsi ha manifestato approvazione per quelle che potrebbero essere alcune misure di contenimento nei territori dove la diffusione del Sars-Cov2 sta raggiungendo livelli preoccupanti.

Per qualcuno è stata l'occasione di rivangare in alcune sue dichiarazioni che sarebbero state in controtendenza con le opinioni espresse da Bassetti negli ultimi giorni. Lui, però, difende il fatto che ogni suo pensiero è basata sull'esperienza ottenuta su libri e campo. "Quella che mi permette di affrontare a testa alta il linciaggio mediatico a cui gli odiatori seriali, la maggior parte fake, mi hanno sottoposto".

Bassetti ricorda la sua smentita su una frase incriminata sul Covid

Quello che sta accadendo in relazione al Covid è sotto gli occhi di tutti. Il bollettino giornaliero dei contagi continua a segnalare crescite che stanno imponendo nuove restrizioni. Si tratta di misure finalizzate ad evitare che la situazione possa diventare complicata come lo era stata la scorsa la primavera.

Di certo c'è che, al momento, non hanno trovato riscontro le previsioni di quanti la scorsa estate avevano manifestato ottimismo incondizionato rispetto a ciò che sarebbe accaduto con il coronavirus.

L'infettivologo del San Martino di Genova ci ha tenuto a precisare che lui non si era certo accodato al filone di quanti ritenevano che la partita fosse chiusa. Non a caso ha voluto fare una precisazione rispetto a quelle che erano state le sue dichiarazioni.

Bassetti, riportando un ritaglio di giornale, evidenzia come non ha mai dichiarato che il virus sarebbe morto a giugno, mettendo in evidenza come già ai tempi avesse dato smentita ufficiale di una dichiarazione riportata erroneamente da qualcuno.

La guerra è ancora aperta anche secondo Bassetti, ma ad una condizione. "Il virus - ha aggiunto - si può e si deve sconfiggere e la paura può essere solo un ostacolo che io non cavalcherò mai". "Dispiace - ha proseguito - per chi, evidentemente pagato per farlo, punti a screditarmi soffiando sulle legittime paure della gente".

Coronavirus: Bassetti ancora contro il terrore

Bassetti ha spiegato inoltre che è stata strumentalizzata la sua idea sulle misure contenitive. L'infettivologo spiega come il modello di La Spezia e le restrizioni adottate potrebbe essere utile al contenimento della diffusione del virus. "Chi ha interpretato male le mie parole è in malafede, chi alimenta la preoccupazione della gente è un terrorista". Per il medico questo non è il momento del terrore, ma di "calma e sangue freddo".