"Alla luce della situazione economico-finanziaria aggiornata a seguito dell'ultima tranche di versamenti in scadenza il 30 settembre, procederemo alla sospensione di alcuni servizi sulla piattaforma e all'annullamento di attività programmate nel trimestre ottobre-dicembre 2020". Questa è la nota, pubblicata sul Blog delle Stelle, con la quale l’Associazione Rousseau informa dello stop di alcune attività.

Nello specifico, l'assenza di fonti economiche - imputabili al mancato versamento, da parte di alcuni parlamentari eletti del M5S, del contributo previsto come autofinanziamento per le specifiche attività svolte dal Movimento - ha indotto il presidente, Davide Casaleggio, a sospendere, ridurre e rimandare nel tempo, una serie di servizi messi a disposizione dalla piattaforma.

La lista dei tagli ai servizi

Lo strumento di "democrazia diretta", lanciato dal M5S nel 2006, cesserà lo svolgimento di diverse attività riconducibili a otto aree tematiche. La sospensione interesserà lo sviluppo delle nuove funzionalità previste per il Portale Eventi, per Open Comuni e Lex Iscritti e per il nuovo fondo di tutela legale in Scudo della Rete.

Rinviati, invece, a data da destinarsi, gli incontri (face-to-face) di formazione della scuola di Rousseau, lo sviluppo dello spazio on demand di Futura e l'evento digitale “Le Olimpiadi delle idee”, previsto per domenica 4 ottobre. Nel contesto dei tagli compare anche l'affitto di una parte degli uffici di Milano, ospitanti alcune attività della piattaforma.

Rimangono esenti da restrizioni i servizi a carattere strettamente politico: dalla tutela legale del Movimento, del capo politico e del garante, al voto online, dal supporto al team di comunicazione alle attività di formazione necessarie per gli iscritti e per gli eletti del M5S.

La piattaforma Rousseau assente in una bozza del nuovo statuto

Un passo in avanti verso la rottura da Rousseau, stando alle ultime indiscrezioni trapelate, sarebbe emerso anche dalla volontà dei deputati e Senatori 5 Stelle di volersi dotare di un nuovo statuto in cui sarebbe eliminato ogni riferimento alla piattaforma omonima.

A differenza del vigente regolamento, la nuova bozza, in possesso dell'Adnkronos, non menzionerebbe fra gli strumenti ufficiali per la divulgazione delle informazioni il dominio "rousseau.movimento5stelle.it", entrambi riconducibili a Casaleggio.

Le reazioni a caldo dei parlamentari M5S

Alla notizia della riduzione dei servizi della piattaforma, non sono tardate ad arrivare le reazioni di alcuni parlamentari pentastellati. Alcuni difendono il ruolo della piattaforma quale effettiva erogatore di servizi, altri invece ne contestano l'utilità ed il funzionamento definendola "hackerata a giorni alterni".

Un velato malcontento si inizia ad intravedere anche dalla parte della vicepresidente del Senato, Paola Taverna, la quale - sempre secondo fonti Adnkronos - avrebbe abbandonato il gruppo Telegram dei facilitatori interni al M5S.