Il nuovo Dpcm firmato e annunciato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte è ormai in vigore dal 6 novembre. Continua, però, a far discutere quella che è stata la catalogazione dei territori. A seconda del livello di rischio epidemiologico in relazione al Coronavirus e al grado di restrizione, ciascuna regione è stata identificata con un colore. Giallo, arancione e rosso. Sta facendo discutere il fatto che, ad esempio, la Campania sia stata collocata nel livello minimo di rischio e misure stringenti. E non lasceranno sicuramente indifferenti le dichiarazioni di Walter Ricciardi.
Il medico, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha detto chiaramente che nella zona di Napoli servirebbe un vero lockdown sulla base di dati ulteriormente peggiorati. Parole quelle dello scienziato rilasciate in un'intervista alla trasmissione "Un giorno da pecora" che va in onda sulle frequenze Radio Rai.
Dpcm: Campania zona gialla, misura insufficiente per Napoli?
Qualche settimana fa Walter Ricciardi aveva lanciato l'allarme secondo cui nella città partenopea ci si potesse contagiare semplicemente andando al bar o salendo su un mezzo pubblico. Uno scenario che contrasta con quanto deciso dal governo in relazione alla Regione Campania. Lo stesso Ricciardi dà l'idea di non essere pienamente convinto delle misure prese, sottolineando la necessità di strategie che avessero maggiore capillarità a livello territoriale.
Prima di addentarsi, nel discorso, Ricciardi tiene a precisare che essere in zona gialla non equivale ad essere fuori pericolo. Non a caso definisce l'etichetta come quella di una "fascia comunque pericolosa, perché - ha precisato - di fatto può peggiorare se non prendiamo misure da un momento all'altro".
Lockdown a Napoli: una necessità secondo Ricciardi
Dalle parole di Walter Ricciardi emerge quello che, a suo avviso, sarebbe un distinguo necessario tra la Campania e Napoli. Un punto di vista che oggi non cambia. "Sicuramente - ha precisato - l'area metropolitana di Napoli è un'area rischio". Il consigliere aveva specificato come per una zona così densamente popolata sarebbe stata necessaria una serrata totale.
A domanda precisa se resta dell'idea che servirebbe un nuovo lockdown per Napoli, Ricciardi ammette: "Ma si, perché i dati sono addirittura peggiorati".
Tra le polemiche relative all'ordinanze del ministero della Sanità con cui sono state individuate le aree rosse ed arancioni, quella secondo cui le valutazioni fatte sarebbero una fotografia non attuale della situazione. "Qualche governatore - precisa Ricciardi - dice che i dati sono di dieci giorni fa, ma dati sono tutti peggiorati".
Il caso di Napoli diventa esemplificativo rispetto a, quella che, secondo il consigliere di Roberto Speranza, sarebbe la necessità di avere punti della situazione più dettagliati per agire. "Hanno fatto - spiega - una media sui dati regionali. Bisogna, invece, elaborare sui dati provinciali".