Walter Ricciardi lancia l’allarme sul rischio di un Natale chiusi in casa che attende gli italiani. Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza Coronavirus, è ospite in collegamento video con L’aria che tira nella puntata di lunedì 9 novembre. La conduttrice del talk show di La7, Myrta Merlino, gli chiede un parere sulla situazione dei contagi in Italia e sulla possibilità che nelle prossime ore alcune regioni possano diventare zona arancione o rossa. Ricciardi si mostra contrariato nel vedere le immagini del lungomare di Napoli affollato di gente durante l’ultimo fine settimana.

Poi arriva ad ipotizzare che un nuovo lockdown potrebbe scattare anche a Natale se la curva dei contagi non dovesse invertire la rotta.

Walter Ricciardi: ‘Situazione in rapido peggioramento in tutta Italia’

Myrta Merlino mostra a Ricciardi un’immagine del lungomare di Napoli scattata lo scorso fine settimana, con migliaia di persone che affollano strade e locali. Poi gli domanda se secondo lui “nelle prossime ore alcune regioni cambieranno colore”. Ricciardi replica ricordando che, se il governo dovesse prendere decisioni in questo senso, lo farà “sulla base di dati oggettivi” che però dovrebbero essere forniti dalle regioni in tempi rapidi. Secondo il consulente di Speranza “i dati dimostreranno che la situazione è in rapido peggioramento in tutta Italia”, soprattutto nelle “grandi aree metropolitane”.

Il consulente di speranza critica la ‘gente che si abbraccia e bacia senza mascherina’

Poi, la conduttrice chiede al suo ospite di essere chiaro su un punto: “Il premier ci ha rassicurati su un Natale sereno, lei cosa pensa? Come ci arriveremo a questo Natale ed è preoccupato?”. Ricciardi replica secco, ricordando che tutto dipenderà “dalla tempistica delle decisioni.

Se avessimo preso decisioni il 7 ottobre sarebbe stato probabilmente un Natale più sereno di quanto sarà adesso”, ammonisce. Secondo il medico, infatti, se si ripeteranno ancora le scene di “affollamenti e di gente che si abbraccia e bacia senza mascherina” nelle città che si sono viste in questi giorni, questi comportamenti non saranno altro che “prodromi di infezioni più gravi”.

La profezia di Ricciardi sul Natale

Quindi, prosegue, “è chiaro che se continua così, altro che Natale sereno. Sarà un Natale in cui probabilmente staremo chiusi in casa”. Se invece si dovesse agire “tempestivamente”, spiega ancora Ricciardi, la situazione potrebbe cambiare. “Quindi diciamolo forte e chiaro ai cittadini - chiosa allora Merlino - se continuiamo ad andare avanti così e la prossima domenica siamo in strada in quel modo (come a Napoli ndr), il Natale ce lo facciamo da soli in casa”. Ricciardi ovviamente concorda: “Ma non c’è dubbio. Per vedere gli effetti di misure che, mettiamo il caso, attiviamo adesso 9 novembre, devono passare almeno 15-20 giorni. Quindi siamo a ridosso del Natale e significa che probabilmente la curva è appiattita ma non in diminuzione. Quindi non ci consente di fare le cose che tradizionalmente noi vorremmo fare a Natale”.