Con il Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte il 4 novembre per limitare la diffusione del Coronavirus, torna l'autocertificazione. Il modello, scaricabile dal sito del ministero dell'Interno, dev'essere stampato e compilato in ogni sua parte ed è obbligatorio in tutta Italia dal 6 novembre al 3 dicembre per gli spostamenti negli orari del coprifuoco, cioè dalle ore 22 alle 5. Mentre tale obbligo vale per l'intera giornata nelle "zone rosse". Inoltre, sarà obbligatorio portarla con sé per entrare e uscire da qualsiasi regione e per muoversi tra i comuni o le province nelle aree di elevata o altissima gravità.

I motivi per cui è consentito spostarsi

Il modulo dell'autocertificazione è lo stesso che era stato istituito con il Dpcm del 24 ottobre. Si tratta di un modello standard nel quale occorre indicare: i dati anagrafici del dichiarante, il motivo dello spostamento, il luogo di partenza e quello di destinazione. Sono consentiti gli spostamenti soltanto per ragioni di comprovata necessità di lavoro o di salute, per andare a scuola nei casi in cui gli istituti rimarranno aperti e per un'impellente urgenza. In quest'ultimo caso, il sottoscrivente non dovrebbe essere obbligato ad indicare il nome del soggetto che si deve incontrare, sembra, per tutelare la privacy. I controlli verranno effettuati a campione dalle forze dell'ordine e coloro che non riusciranno a dimostrare il motivo indicato nell'autocertificazione saranno denunciati.

La suddivisione in tre fasce

Nel Dpcm l'Italia viene suddivisa in tre aree, sulla base di 21 parametri decisi dal ministero della Salute (indice Rt, focolai, occupazione posti letto negli ospedali...), in: rosse a massimo rischio, arancioni ad alto rischio e gialle a medio rischio. Allo stato attuale (i dati vengono aggiornati ogni settimana), le zone rosse sono: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d'Aosta.

Nelle arancioni rientrano Puglia e Sicilia, mentre tutte le rimanenti sono gialle.

Gli spostamenti consentiti per ogni area

Per quanto concerne le zone gialle i limiti sono meno stringenti: non sarebbero consentiti soltanto spostamenti da una regione all'altra, se non per ragioni di comprovata necessità e urgenza. Mentre per le aree arancioni e rosse, non solo non ci si può spostare tra regioni, ma anche da un comune all'altro, o da una provincia all'altra.

Nelle zone rosse vige il divieto di spostamento anche all'interno dello stesso territorio. Sia nelle zone arancioni che in quelle rosse resterebbe comunque consentito, previa dimostrazione con l'autocertificazione, il rientro al comune di residenza e domicilio.

Relativamente alla Politica degli spostamenti permane un po' di confusione e si attendono ulteriori indicazioni in merito, così come ha dichiarato la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, tramite alcune dichiarazioni riportate dal Giornale: "Conte si era detto contrario, ma chi dovrà andare in una zona rossa per motivi inderogabili dovrà comunque dimostrarlo".