A poche ora dalla firma di un nuovo Dpcm, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si presenta nelle aule parlamentari di Camera e Senato per illustrare le misure che il governo si appresta a varare. Nel suo discorso a Montecitorio, il premier parla chiaramente di coprifuoco da attivare su tutto il territorio nazionale e di norme restrittive variabili in base alla gravità del contagio sui diversi territori. Tra le molte critiche ricevute da Conte, c’è quella di Nicola Porro. Il giornalista pubblica una serie di brevi tweet in cui boccia senza appello il contenuto dell’informativa del premier.

“Dopo dieci minuti dice andiamo al punto”, ironizza il conduttore di Quarta Repubblica, facendo notare come Conte non abbia dato un orario preciso di inizio del coprifuoco.

Il discorso di Conte alla Camera sul nuovo Dpcm

Durante il suo discorso alla Camera di lunedì 2 novembre, Giuseppe Conte delinea la drammatica situazione globale dell’emergenza Coronavirus, prima di passare al caso italiano. “Anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento”, avverte il premier che parla di “moltiplicazione significativa dei contagi”. Soprattutto in alcune regioni italiane, dunque, si sarebbe molto vicini al cosiddetto “scenario 4”, quello che impone chiusure e lockdown.

Per questo il governo da lui guidato è “costretto ad intervenire” con un nuovo Dpcm.

Il premier parla di coprifuoco in tutta Italia

“Nel prossimo Dpcm indicheremo tre aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive”, informa Conte aggiungendo che sarà il ministro della Salute a decidere di volta in volta attraverso un’ordinanza.

A contare sarà sempre l’indice Rt, quello che misura il grado di trasmissibilità da parte di un contagiato ad altre persone. Verrà dunque introdotto un limite allo spostamento verso quelle regioni con più alto rischio di trasmissibilità del virus, spiega il premier. Secondo Conte sarà anche necessario imporre “limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda”, ovvero un coprifuoco su scala nazionale.

Chiusi anche musei, mostre, oltre ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Didattica a distanza per tutte le scuole di secondo grado.

Nicola Porro boccia Conte sul contenuto del Dpcm

Un discorso che non piace affatto a Nicola Porro. Nel primo tweet di commento all’informativa sul Dpcm, il giornalista critica Conte perché solo dopo dieci minuti si sarebbe deciso a dire “andiamo al punto”. Poi, si infuria per le parole del premier (“nonostante sforzi governo evoluzione epidemia molto preoccupante”) scrivendo: “E dunque?

È colpa nostra. E ora paghiamo”. Ma il suo attacco non termina qui. “Mezz'ora per dire che non faranno chiusure generalizzate su tutto il territorio come a marzo”, cinguetta ancora un polemico Porro. “Coprifuoco nazionale ma si dimentica dettaglio di dire orario. Mentre ci ammorba su dettagli di ogni procedura” aggiunge per chiudere poi con un secco “qualcuno ha capito la ciccia?”.