L'Italia durante le festività natalizie potrebbe diventare interamente zona rossa. Il ministro Federico D'Incà ha spiegato che il Paese non può permettersi una terza ondata di contagi da Coronavirus. A detta del ministro per i Rapporti con il Parlamento, in questo momento la priorità è solo quella di salvare vite umane.

Le parole del ministro D'Incà

D'Incà, intervenuto nella trasmissione Start trasmessa su Sky Tg24, ha confermato che il Governo sta lavorando per inasprire le misure restrittive in occasione del periodo natalizio. Il ministro ha affermato: "In questo momento la priorità è salvare vite umane".

Come spiegato da D'Incà è vero che in Italia la curva dei contagi da Coronavirus è in discesa, ma è anche vero che in un attimo potrebbe tornare a salire. Durante il suo intervento il ministro ha spiegato che il Governo non è in cerca di consensi, ma è impegnato a prendere le misure più giuste per il Paese.

D'Incà ha anche raccontato un aneddoto legato alla sua situazione familiare: "Io abito a fianco dei miei genitori, ma a Natale non andrò a mangiare con loro". Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, infatti, ha riferito che per lavoro viaggia molto, dunque il suo primo pensiero è quello di non mettere in pericolo la vita dei suoi genitori.

Infine, il D'Incà ha concluso con un appello: "Questo è il momento di fare un sacrificio per la sicurezza e la felicità dei nostri cari”.

Le ipotesi al vaglio

Sul piatto del Governo c'è l'idea di portare l'Italia in zona rossa o arancione nel periodo che va da Natale all'Epifania. Nel primo caso non sarebbe consentito neanche lo spostamento all'interno del proprio Comune, se non per casi di necessità, lavoro o salute. Sul fronte più rigorista ci sono alcuni presidenti di Regione del nord che però vorrebbero anche dei ristori adeguati, il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro alla Cultura Dario Franceschini ed il ministro agli Affari Regionali Francesco Boccia.

In particolare quest'ultimo è andato dritto al punto: "Niente cenone di Natale". Al contrario i ministri di Italia Viva e del Movimento 5Stelle vorrebbero l'Italia in zona arancione e vorrebbero consentire gli spostamenti almeno nei Comuni con meno di 5 mila abitanti. Anche il Comitato tecnico scientifico si è spaccato sulle decisioni da prendere per il periodo natalizio.

Si potrebbe, alla fine, trovare un compromesso con la zona rossa prevista nei giorni festivi e nei prefestivi.

Scuola: le vacanze di Natale potrebbero essere anticipate

Sulla base del "modello tedesco" anche l'Italia potrebbe decidere di chiudere le scuole il 18 dicembre, in modo da anticipare le vacanze di Natale. Una delle ipotesi al vaglio del Governo è quella di fare scattare la zona rossa già dal prossimo 19 dicembre. In quella data, infatti, molti docenti e studenti fuori sede avrebbero già prenotato il viaggio per tornare a casa. Dunque, potrebbe avvenire un vero e proprio esodo dal nord al sud Italia. E il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, vorrebbe scongiurare l'ennesimo caos sui trasporti.