Il Coronavirus non è l'unico problema del paese. La possibile crisi di governo è uno scenario con cui si è imparato a familiarizzare come ipotesi. Nel corso della trasmissione Cartabianca l'infettivologo Massimo Galli è stato chiamato a parlare dopo Matteo Renzi. Forse infastidito dall'attesa rispetto alla necessità di dover far finire l'intervento del leader di Italia Viva, l'infettivologo del Sacco di Milano si è detto "scocciato".

Cartabianca, Galli: 'Un po' troppo scocciato'

Per capire, però, cosa è successo occorre spiegare nel dettaglio la vicenda.

Dopo il congedo da Matteo Renzi da parte di Bianca Berlinguer, la giornalista ha presentato il successivo ospite. Lo ha fatto anche scusandosi con il professor Massimo Galli, forse anche per l'eccessiva attesa a cui è stato costretto. "La vedo - ha detto la conduttrice - lì con un'aria... è un po' scocciato professore stasera?".

"Un po' troppo scocciato" ha ammesso il direttore delle Malattie Infettive. "Abbia pazienza, sono in piedi - ha aggiunto - a lavorare dalle 6 di stamattina, posso capire tutto".

Chiamato poi ad esprimere la sua idea sull'eventuale crisi di governo, il punto di vista dell'infettivologo è chiaro: "Sono preoccupato anche dalla serqua di luoghi comuni che ho sentito, oltre tutto.

Mi perdoni. Francamente è il caso che ne parliamo un'altra sera con più calma e tranquillità".

Coronavirus, Galli preoccupato dalla situazione attuale

Massimo Galli ha una chiara disapprovazione rispetto all'idea che l'Italia possa subire una crisi governativa in piena crisi pandemica. Un pensiero che nasce anche dal punto di vista di chi, in questi mesi, ha affrontato in prima linea il dramma dell'emergenza coronavirus e ora teme che le possano peggiorare fino a far rivivere alcuni tra i momenti più drammatici del 2020.

Un concetto che, tra l'altro, ha ribadito in un'intervista a La Stampa apparsa nella mattinata di mercoledì. "Francamente - ha ammesso - la situazione Politica mi indigna. Sembra l'orchestra che suona mentre il Titanic affonda. Mi pare ci sia ben altro di cui occuparsi in questo momento".

"Bisognerebbe - ha evidenziato - stringere tutti le fila e aspettare la fine della pandemia per scannarsi".

Nell'intervista Massimo Galli ha lasciato chiaramente intendere come la partita contro il coronavirus non sia affatto finita. "C'è - ha precisato l'infettivologo - un aumento dei parametri che ci preoccupano di più, come i ricoveri, e una discreta stanchezza sia nella ricerca del contagio sia nell'applicazione delle regole".

Parole che segnalano la necessità di focalizzarsi su quello che l'infettivologo ritiene debba essere il vero problema del paese e, almeno in parte, spiegano anche la reazione avuta nel corso della trasmissione.