Antonio Razzi sarà in Senato in occasione del voto di fiducia al governo Conte. Certo, l’ex parlamentare dell’Italia dei Valori di Di Pietro, divenuto famoso per il suo passaggio nel 2010 al gruppo dei ‘responsabili’ che votarono la fiducia a Berlusconi, non potrà votare. Ma è troppo forte la tentazione di andare ad assistere personalmente allo “spettacolo”. La sua voglia di rivalsa contro chi tra Pd e M5S lo definì “voltagabbana” è infatti troppo forte.

Antonio Razzi farà di tutto per essere in Senato

Intervistato dal Corriere della Sera, Antonio Razzi promette che farà qualsiasi cosa per essere in Senato martedì 20 gennaio.

“Non mi posso perdere lo spettacolo”, aggiunge riferendosi naturalmente al voto di fiducia che attende il governo guidato da Giuseppe Conte. L’ex senatore ironizza sul fatto di non sentirsi ancora a posto fisicamente, a causa di un infortunio alla caviglia destra, subito durante la sua partecipazione del 2019 allo show di Rai 1, Ballando con le stelle. “Ma in Senato alla conta per Conte voglio esserci a tutti i costi”, promette. La sua intenzione, infatti, è quella di “ridere in faccia a tutti quelli che 10 anni fa (era il 14 dicembre 2010, ndr), tra Pd e M5S, mi chiamarono voltagabbana” a causa del suo abbandono dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro per votare la fiducia al governo Berlusconi.

Razzi ironizza sui costruttori: ‘Mezz’ora fa mi ha chiamato Scilipoti’

Poi, non riesce a trattenere una battuta sui cosiddetti “costruttori” chiamati in soccorso di Conte che, a suo dire, potrebbero costruire solo autostrade o palazzi. “Mezz’ora fa mi ha chiamato Scilipoti”, rivela, altro protagonista di quel contestato cambio di casacca.

L’altro ex ‘responsabile’ gli avrebbe suggerito di fondare insieme il partito dei “veri responsabili per l’Italia”. La replica di Razzi è stata naturalmente ‘alla Razzi’. Per fare un partito servono i soldi allo stesso modo per cui “per fare il formaggio devi quagliare”, questa la sua opinione di ex parlamentare che, a suo dire, non arriverebbe nemmeno a 2.000 euro di pensione.

‘Conte i voti al Senato già li ha’

Razzi si dice comunque convinto che Conte i voti a Palazzo Madama li abbia già, altrimenti non andrebbe incontro al rischio di una brutta figura. Il suo pensiero va a tutti i suoi ex colleghi che, con lo stipendio da parlamentare, si sono comprati un’abitazione e ora hanno il mutuo da pagare. Secondo Razzi, dunque, non si andrà quasi certamente ad elezioni anticipate e il coronavirus sarebbe solamente una “scusa”. Lui, dal canto suo, si lamenta del fatto di non poter tornare nella Corea del Nord del suo “amico” Kim Jong Un a causa della pandemia. La chiusura dell’intervista è dedicata a Matteo Renzi che, secondo Razzi, ha deciso di astenersi al Senato perché vorrebbe puntare ancora alla delega sui servizi segreti, oltre che a qualche posto di governo per i suoi.