Ci saranno nuove misure a partire dal 7 gennaio. Ed ecco che, a partire da lunedì, potrebbero esserci regioni che, in base ai noti parametri, potrebbero vedere mutare il loro status da zona gialla o arancione (in alcuni casi c'è addirittura c'è addirittura il rischio che siano rosse). Significative sono le parole rilasciate, in tal senso, da parte di Agostino Miozzo. Il medico e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico ha messo l'accento sul fatto che gli scienziati si occupano di segnalare le criticità, mentre tocca al governo prendere decisioni sulla base delle necessità di far coesistere tenuta socio-economica e dei sistemi sanitari.

Pensiero espresso sottolineando la situazione critica in base all'Rt di tre regioni e di altrettante tre vicine a raggiungere l'1.

Misure dal 7 gennaio, restrizioni inevitabili

"Non sta a noi decidere quali weekend, giorni o ore chiudere" ha puntualizzato Agostino Miozzo in un'intervista rilasciata a Il Gazzettino. Ha evidenziato come il ruolo di medici e tecnici al fianco del governo sia quello di individuare le "possibili criticità epidemiologiche, mediche e sanitarie". Contingenze che vengono messe all'attenzione dell'esecutivo a cui poi passa la patata bollente che, in genere, è da affrontare con chiusure, restrizioni o con la possibilità di prendersi il rischio di non adottare misure prudenziali.

"Le considerazioni sul lockdown - ha specificato il medico - deve farle il governo".

Colore regioni destinato a cambiare in più zone

All'orizzonte c'è un inasprimento dei parametri. "La nostra indicazione - ha specificato Miozzo - è che c'è una criticità di base. In base ai dati di una settimana fa l'indice Rt puntuale è precario perché tre Regioni sono già sopra l'1 e altre tre ci sono molto vicine".

C'è perciò grande attesa per capire quali saranno i nuovi numeri e come influiranno sulle restrizioni che entreranno in campo nelle singole regioni, salvo sorprese, a partire da lunedì 11 gennaio.

Bisognerà attendere qualche ora e potrebbero essere resi noti già nella giornata di mercoledì.

"È probabile che quando avremo - ha specificato Miozzo - i dati degli ultimi giorni questi diano un'indicazione che conferma la risalita dei numeri.

Se ciò avviene, è evidente che il governo dovrà prendere decisioni in tal senso".

Probabile che il riferimento del coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico faccia riferimento alle possibili ordinanze del Ministero della Salute che potrebbe disporre la "zona arancione" o "rossa" per alcuni territori. I tre distretti con Rt sopra 1 secondo gli ultimi rilevamenti noti sono Veneto, Liguria e Calabria.

Qualora dovessero andare in porto le variazioni sui parametri di cui si parla basta toccare l'unità per finire in zona arancione e 1,25 per andare in rosso.

Miozzo ha comunque espresso una punta di ottimismo nel momento in cui ha messo in rilievo come, già a metà mese e alla vigilia del prossimo Dcpm, potrebbero arrivare gli effetti del periodo della prolungata zona rossa natalizia, intervallati da pochi giorni di zona arancione. "Qualche elemento favorevole - ha evidenziato - dovrebbe emergere".