Confermate fino al 30 aprile le attuali misure restrittive che prevedono solo zone rosse e arancioni: è questo l'orientamento della cabina di regia Covid sul nuovo decreto, atteso per la prossima settimana. L'unica novità riguarda il ritorno in classe per gli studenti fino alla prima media, anche in zona rossa.

Niente zone gialle: la situazione per bar e ristoranti, cinema e teatri

Niente zone gialle, dunque, fino al 30 aprile. Questo implica che non potrà passare in zona gialla neanche una Regione che abbia parametri migliori e che i locali resteranno chiusi per almeno un altro mese, non prendendo in considerazione neanche la loro apertura in orari ridotti, per esempio fino alle 18, come era appunto previsto per le zone gialle.

A bar e ristoranti però è sempre concesso l'asporto e la consegna a domicilio. Sono inoltre vietati gli spostamenti tra regioni.

Le zone del paese con un basso tasso di contagi passeranno in zona arancione, con le relative restrizioni e con la possibilità di riapertura solo dei negozi. Non riapriranno cinema, palestre e teatri: salta dunque la riapertura che era stata prevista per domani, 27 marzo, per le zone gialle. Nuovi sostegni previsti per le attività chiuse.

Le novità per la scuola

L'unico allentamento che riguarda anche le zone rosse prevede la possibilità di ritornare in classe per gli studenti fino alla prima media. Infatti, attualmente le scuole di ogni ordine e grado risultano chiuse, dall'asilo all'università.

Per il Governo il ritorno delle lezioni in presenza è la priorità, come ribadito dal Presidente del Consiglio superiore di Sanità, Franco Locatelli: grazie alle vaccinazioni somministrate al personale scolastico, i più piccoli potranno tornare a Scuola dopo Pasqua, in tutta Italia; resteranno in dad gli studenti di seconda e terza media e delle superiori nelle zone rosse.

L'idea del Commissario per l'Emergenza Covid, Francesco Figliuolo, è quella di monitorare i contagi nelle scuole attraverso dei tamponi rapidi periodici per studenti e personale scolastico: questa richiesta verrà meglio valutata nei prossimi giorni.

Nelle zone arancioni è già prevista la possibilità di tenere aperte le scuole: per le superiori è possibile infatti il 50% di studenti in presenza, anche se molti governatori regionali per prudenza hanno scelto la dad per tutti, tenendo anche conto che il decreto in vigore prevede che con oltre 250 casi su 100mila abitanti è possibile far scattare le chiusura di tutti gli istituti.

In vigore fino al 30 aprile

La scadenza del prossimo decreto scatterà il 30 aprile, data di scadenza dello stato di emergenza. La proroga delle attuali misure restrittive è una scelta dovuta in virtù dell'aumento dei casi positivi al Covid in Italia (23700), anche se cala a 1 l'indice Rt. In un secondo momento, sulla base dei dati relativi a contagi e decessi, si deciderà l'eventuale proroga dello stato di emergenza e delle relative misure anti-Covid.