La ministra della Giustizia Marta Cartabia ha tenuto un discorso dinnanzi alla Commissione Giustizia della Camera, durante il quale, con tono perentorio, ha annunciato le proprie linee di programma per riformare il sistema giudiziario del nostro paese, tenendo fede alla sua radicata prospettiva di grande costituzionalista.

Circa il processo civile, Marta Cartabia, tiene a precisare che, qualsiasi riscrittura del rito sommario di cognizione, per esempio, oggetto di numerose critiche, rischia di rallentare ulteriormente la macchina giudiziaria, e che occorrerà ponderare accuratamente ogni passaggio di ammodernamento procedurale civilistico per evitare reazioni fuori controllo, in concomitanza della fine del blocco dei licenziamenti non così lontano.

Misure alternative al carcere, ragionevole durata del processo e no alla gogna mediatica, alcuni dei punti salienti dell'audizione

La ministra Cartabia, auspica che vi possa e debba essere il superamento del carcere, come unica risposta al reato: 'Penso che sia opportuna una seria riflessione sul sistema sanzionatorio. La certezza della pena, non è la certezza del carcere', afferma la Ministra e ancora: 'Occorre valorizzare le alternative al carcere, già quali pene principali'.

Altri passaggi chiave dell'audizione, trattano l'impegno dell' ex Presidente della Corte Costituzionale ad accorciare i tempi della giustizia, per riuscire a rinnovare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e un no deciso rispetto al "processo mediatico", a cui spesso si assiste in maniera gratuita e pericolosa per le ripercussioni di ordine esistenziale delle persone coinvolte.

La Guardasigilli, ricorda come la presunzione di innocenza debba sempre garantire che le indagini vengano iniziate e condotte nella più assoluta riservatezza, in adempimento ad uno dei principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, sulla presunzione di non colpevolezza.

Presentata la squadra di lavoro che coadiuverà la Ministra Marta Cartabia

Alcuni dei nomi che affiancheranno la Ministra Cartabia nelle sfide che è chiamata ad affrontare nei prossimi mesi. Essi sono: il suo predecessore alla guida della Consulta Giorgio Lattanzi per la riforma del processo penale; l'avvocato costituzionalista Vittorio Manes, come punto di raccordo con l'Unione Camere Penali; Roberto Sabelli procuratore aggiunto alla Procura di Roma, ex presidente dell' ANM e il professor Gian Luigi Gatta, come consigliere per le professioni.

Il ricordo dei padri fondatori dell'Europa

La chiosa del suo intervento è dedicata poi ai fondatori dell' Europa: Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer.

L'invito della ministra Cartabia a tutti i presenti nell'aula di Montecitorio e non solo, è quello di rammentare che è necessario ritrovare unità e riuscire a superare divisioni partitiche o ideologiche, nell'interesse esclusivo della nazione, per far fronte alle richieste dei cittadini che meritano di poter fare affidamento sul sistema giustizia.