La priorità del governo italiano è quella di scongiurare un ulteriore inasprimento della guerra, a seguito della serie di attacchi portati avanti da Israele sul territorio iraniano. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sottolineato questo punto nella conversazione telefonica avuta ieri notte con il premier israeliano. Una situazione che non sembra spegnersi nelle ultime ore, con la prosecuzione degli attacchi dall'una e dell'altra parte.

La posizione di Meloni

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha immediatamente posto l'accento sulla necessità di scongiurare un'ulteriore escalation del conflitto, dopo la drammatica notte di attacchi incrociati tra Israele e Iran.

Una crisi innescata dall'offensiva israeliana su Teheran e che vede l'Italia impegnata su più fronti.

Ieri sera c'è stata una telefonata tra Meloni e il premier israeliano Benjamin Netanyahu: la presidente del Consiglio ha ribadito la posizione ferma di Roma: evitare con tutti i mezzi che l'Iran possa dotarsi di armi nucleari. Al contempo auspica che gli sforzi diplomatici condotti dagli Stati Uniti per raggiungere un accordo duraturo possano aver successo.

La premier ha monitorato l'evoluzione dell'attacco israeliano ai danni dell'Iran e nella giornata di ieri ha convocato un vertice con i ministri e l'intelligence. Alla riunione hanno preso parte i vicepremier Tajani e Salvini insieme al ministro della Difesa Guido Crosetto, al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e al ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

La linea del governo italiano

Quello che emerge è la preoccupazione per i rapporti dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, i quali hanno evidenziato come l'Iran abbia violato i suoi obblighi stabiliti dal Trattato sulla Non Proliferazione delle Armi Nucleari. In questo contesto si riafferma il pieno sostegno ai negoziati tra Stati Uniti e Iran per un accordo sul programma nucleare dell'Iran e si sottolinea che una soluzione diplomatica deve rimanere "l'obiettivo primario".

Oltre al confronto interno, Meloni ha intrapreso una fitta serie di colloqui con i leader globali. Il giro di telefonate è partito con l'ex presidente statunitense Donald Trump, proseguendo poi con Ursula von der Leyen e Friedrich Merz, per concludersi, come anticipato, con il premier israeliano.

A tutti gli interlocutori, la presidente del Consiglio ha manifestato la piena disponibilità dell'Italia a fungere da ponte per un ritorno alla diplomazia e scongiurare un'escalation devastante.

Con Netanyahu, come riferiscono fonti di Palazzo Chigi, Meloni ha insistito sull'urgenza di garantire l'accesso dell'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza. La giornata ha visto anche contatti telefonici con figure chiave del mondo arabo al fine di coordinare gli sforzi di de-escalation.

Iran, l'intervento di Tajani

In sintesi, la linea politica di Roma è chiara: evitare l'escalation militare. Questo lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani preannunciando i contenuti della sua audizione al Parlamento.

Fa sapere che l'Italia si impegna per la pace e ribadisce che la sicurezza di Israele non può essere "messa a repentaglio con l'atomica".

Un'altra priorità in agenda per il governo poi è la sicurezza dei circa 450 connazionali residenti in Iran e dei militari italiani schierati nell'area. A tal proposito Tajani ha rassicurato che tutti i connazionali sono stati contattati dall'ambasciata e che non ci sono al momento particolari preoccupazione. Nella giornata di oggi il ministro approfondirà la questione presso le commissioni Affari esteri di Camera e Senato.