Il ministro Francesco Lollobrigida, durante il Summer Fancy Food Show di New York, ha deciso di puntare sull’effetto sorpresa per sostenere uno dei prodotti simbolo dell’Italia: il Parmigiano Reggiano. In un incontro ufficiale, ha indossato un casco da football americano interamente modellato come una forma di Parmigiano, destinato ai New York Jets. Un gesto studiato per attirare l’attenzione del pubblico americano e promuovere l’export agroalimentare italiano in uno dei mercati più strategici al mondo.
Secondo Lollobrigida, le indicazioni geografiche non sono uno strumento di chiusura, ma un modo per raccontare la storia e la qualità di un prodotto, valorizzando il legame con i territori. Il Parmigiano, con la sua lunga tradizione, diventa così un ambasciatore non solo del gusto, ma anche dell’identità culturale italiana.
Ironia, commenti e strategie di comunicazione
L’immagine del ministro con il casco di Parmigiano ha suscitato reazioni contrastanti. L’attore Luca Bizzarri, con un laconico “Ancora grazie”, ha espresso in modo ironico il sentimento di chi considera la trovata più folkloristica che strategica. Altri commenti hanno paragonato la scena a gag cinematografiche, evidenziando come il confine tra promozione e spettacolo diventi sempre più sottile.
Dietro a questa scelta, però, si intravede una strategia ben precisa: conquistare nuovi segmenti di mercato sfruttando la potenza mediatica dello sport più seguito negli Stati Uniti.
Il football americano rappresenta un palcoscenico perfetto per far conoscere un prodotto che, al di fuori delle fiere di settore, rischia di rimanere confinato in nicchie di appassionati.
Parmigiano ambasciatore e sfida all’Italian sounding
Il Parmigiano Reggiano è già il prodotto Dop italiano più esportato al mondo, e gli Stati Uniti sono il primo mercato extraeuropeo. Nei primi mesi del 2025, le esportazioni verso gli USA hanno registrato un aumento del 13,4%, segnale di un interesse crescente per l’autenticità e la qualità. La collaborazione simbolica con i New York Jets e la presenza al Javits Center di Manhattan mirano anche a contrastare il fenomeno dell’“Italian sounding”, quei prodotti che imitano nomi e confezioni italiane senza avere alcun legame con l’Italia.
In questo contesto, la mossa di Lollobrigida si inserisce come un’operazione di “soft power” alimentare: usare un linguaggio diretto, spettacolare e capace di parlare al grande pubblico.
Il Parmigiano, già considerato un tesoro secolare — basti ricordare che nel Seicento Samuel Pepys lo mise in salvo durante l’incendio di Londra prima ancora dei suoi beni di valore — torna a farsi simbolo di orgoglio nazionale e ambasciatore della nostra cultura gastronomica. Con il casco a forma di Parmigiano, Lollobrigida ha scelto di portare l’Italia non solo sulle tavole, ma anche sul campo da football, in un incontro tra tradizione e comunicazione contemporanea. Una mossa che divide, ma che conferma la forza del cibo come strumento di racconto e come chiave per aprire nuovi spazi nel mercato globale.