Papa Francesco non ha dimenticato i paesi della Bosnia ed Erzegovina. Ma anzi, proprio nei giorni scorsi, si è rivolto ai vescovi del Paese, ricevuti durante una visita a Limina. In particolare, ha invitato a "non risparmiare energie per sostenere i deboli". Ha anche sottolineato di aiutare nei modi possibili quanti hanno legittimi e onesti desideri di rimanere nella propria terra natale.
Il Papa affronta i temi della disoccupazione e dell'emigrazione
Ha affrontato anche il grosso problema della disoccupazione e dei brutti ricordi della guerra che negli animi delle persone sopravvissute, sono ancora vivi.
Ha espresso solidarietà in vista di incontrare proprio la gente di questo paese il prossimo 6 giugno, durante la visita programmata a Sarajevo.
Ma non solo. Tra i temi, Francesco ha molto a cuore anche il fenomeno dell'emigrazione. Molte famiglie infatti, tuttora soffrono di mancanza di un lavoro stabile e pertanto sono costrette ad emigrare in terre straniere. Ha inoltre manifestato una vicinanza con la preghiera a tutte le persone senza distinzione alcuna, come del resto faceva Cristo che sapeva ospitare in sé ogni persona.
Bosnia ed Erzegovina, circa vent'anni fa, è stata al centro di una guerra crudele i cui segni e le ferite non si sono cancellati con il tempo. Una guerra che ha portato addirittura alla disgregazione dei Balcani a metà degli anni novanta.
Il conflitto che si è svolto non ha visto solo numerose vittime, ma ha lasciato separazioni e divisioni che sono palpabili tutt'oggi all'interno della società. Una grande ferita che fatica a risanarsi anche dopo diversi anni. Molte case sono state ricostruite, così come il ponte a Mostar, rifatto nel 2004, ma ancora tutto ciò non basta per cancellare la memoria di tragici eventi.
Numerosi fedeli sperano che Papa Francesco si rechi a Medjugorje, in occasione della prossima visita a Sarajevo
Intanto molti fedeli si stanno chiedendo se il Papa farà visita anche alla vicina Medjugorje, un piccola località che dista 150 chilometri da Sarajevo e che è diventata famosa nel mondo perché dal 24 giugno del 1981, alcuni fedeli, allora giovanissimi, affermano di ricevere apparizioni della Vergine Maria. Da allora, Medjugorje è diventata meta di preghiera e di numerosissimi pellegrinaggi.
Al momento però, non trapela ancora nulla. E l'attesa tra i fedeli che vivono in questa località croata e quelli che da tempo hanno programmato un pellegrinaggio, si colora di speranza nel poter incontrare il pontefice.