Quando manca un solo giorno alla ‘Festa della Repubblica italiana’, Roma è circondata dai rifiuti, dopo lo sciopero di 24 ore dell’Ama di lunedì 30 maggio 2016. “Auspico un ritorno alla normalità in tempi rapidi. Anzi, rapidissimi” ha chiosato il commissario della Capitale, Francesco Paolo Tronca, il quale si è mostrato preoccupato per l’attuale situazione rifiuti a Roma.
Roma, si cerca di risolvere il problema prima della 'Festa della Repubblica'
Nonostante, dopo lo sciopero, ci sia stato un incremento del trenta per cento dei mezzi Ama, la situazione non è tornata alla normalità.
Per le strade, infatti, proliferano i rifiuti e c’è il serio rischio che il problema non verrà risolto per la ‘Festa della Repubblica’ del 2 giugno, giorno nel quale (tra l’altro) gli impianti a nord di Roma resteranno chiusi. Subito pronto il piano dell’Ama per cercare di risolvere la questione entro i tempi previsti: stoccare l’immondizia trattata, immagazzinarla accanto ai Tmb (trattamento meccanico-biologico, tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati) e riprendere il regolare smaltimento dei rifiuti nella giornata di venerdì, giorno in cui i mezzi potranno circolare nuovamente.
I dati dell’Ama dopo lo sciopero
Nella giornata di ieri, Ama ha reso pubblici i dati dei rifiuti raccolti dopo lo sciopero dello scorso 30 maggio: sarebbero, infatti, oltre seimila le tonnellate di rifiuti raccolti nella sola giornata di martedì.
Per la giornata di oggi (1 giugno) è prevista la rimozioni di ulteriori mille tonnellate. Per di più, nel centro storico diRoma c’è stato il raddoppio del personale per estrarre i rifiuti dai cestini. Certamente, si tratta di una significativa mobilitazione quella messa in campo da Ama, ma potrebbe non bastare per la giornata di domani.
Ad una situazione del genere si è arrivati a causa dello sciopero che, alla luce dei fatti, si sarebbe dovuto posticipare dopo la giornata del 2 giugno, in cui il flusso turistico, a Roma, tocca uno dei massimi picchi annuali.
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RACCOLTA DIFFERENZIATA AL 75%, RISPETTO PER LA CITTA’ E SERVIZIO GARANTITO PER I CITTADINI
Il degrado prodotto dalla sporcizia e dai cumuli di rifiuti è incalcolabile, e riguarda sia la periferia che i quartieri del centro cittadino di Roma. Lo sciopero degli addetti dell’Ama ci ha fatto rendere conto ancora di più di quanto la nostra città sia sporca. La carenza del servizio di pulizia delle strade e della raccolta dei rifiuti ha alimentato nel tempo una cultura di scarso rispetto dei romani stessi per la loro città, innescando un circolo vizioso. La città è sporca, e pochi sentono il dovere di contribuire a tenerla pulita. Bisogna invertire la rotta, tornare a trattare ogni angolo di città come il salotto di casa propria, tornare ad amare e difendere Roma. Dall’altro lato l’amministrazione deve garantire il servizio per cui i cittadini pagano. Nel corso del mio mandato intendo portare la differenziata al 75%, modulando la Tari non in base alla metratura degli immobili e alle persone che vi risiedono ma in base a quanti rifiuti differenziati di producono. In parole povere più differenzi la spazzatura e meno paghi.