Sembrerebbe una nuova occupazione di Casapound Italia nel quartiere di Acilia, quella che è avvenuta nella giornata del 26 ottobre, presso il locale Ater di via Carlo Marocchetti 3. La segnalazione arriva da alcuni abitanti del quartiere, allarmati dai movimenti sospetti intorno alla serranda, proprietà del Comune di Roma. Nessuna rivendicazione ufficiale arriva da Casapound Italia e dai loro militanti del X Municipio.

Non è il primo tentativo di occupazione ad Acilia

Lo stabile in questione è la seconda volta che viene preso: "Sono gli stessi ragazzi che hanno occupato la scorsa volta - racconta un cittadino che abita di fronte la serranda - mi sono affacciato alla finestra e li ho visti in azione". Il primo tentativo è stato portato avanti con l'idea di aprire una nuova sede di Casapound Italia nel X Municipio: "Siamo gli unici ad essere presenti in quartieri popolari - ha dichiarato all'epoca Luca Marsella, responsabile di Casapound per il litorale di Roma - la sede aprirà infatti al Villaggio San Giorgio e sarà un punto di riferimento per i residenti del quartiere.

Dopo il 2% ottenuto alle scorse elezioni prosegue la crescita del nostro movimento che inaugurerà il terzo 'avamposto' nel X Municipio, dopo la sede di Ostia ed il circolo Idrovolante". L'inaugurazione, prevista per il 3 Settembre 2016 non è mai avvenuta, per l'intervento delle forze dell'ordine che hanno impedito la manifestazione e hanno sgomberato l'immobile. A distanza di quasi due mesi lo scenario sembra ripetersi.

Il locale Ater e il contesto popolare

La storia del locale Ater del Comune di Roma in via Carlo Marocchetti 3, appartenente al patrimonio del vecchio IACP, non è del tutto chiara. Sembra che il locale sia stato precedentemente inserito in una lista di immobili da destinare ad un'asta per l'affitto, senza però attrarre nessuna persona disposta ad investire per la locazione dell'immobile.

Il quartiere di Acilia, nel suo quadrante popolare di San Giorgio, è caratterizzato dalla presenza di molte famiglie straniere. Le vecchie case popolari sono ricordate per la presenza di esuli giuliano-dalmati.