Casal Bruciato come Torre Maura. La protesta contro i rom si è spostata sulla Tiburtina, nel Municipio Roma IV, Stavolta, gli abitanti del quartiere sono scesi in strada per far sentire la loro voce dopo che una casa popolare è stata assegnata ad una famiglia rom. "Gli zingari, qui, non li vogliamo" hanno spiegato i residenti già esasperati dal degrado in cui le istituzioni li hanno abbandonati.

Si accende la protesta tra i residenti: 'La casa va data ad un italiano'

Dopo le accese proteste degli abitanti di Torre Maura, periferia est di Roma (proprio a ridosso del Grande Raccordo Anulare), la situazione si sta facendo incandescente a Casal Bruciato.

Da ieri, alcuni residenti sostenuti da Forza Nuova e Casa Pound stanno contestando a gran voce contro la decisione dell'amministrazione capitolina di assegnare un alloggio popolare in via Facchinetti ad una famiglia rom. Una settantina di persone, ha anche creato una sorta di barricata con dei cassonetti, mentre una trentina di cittadini sta ancora presidiando lo stabile "incriminato".

Fabrizio Montanini, membro del del comitato di quartiere di zona 'Beltramelli-Meda-Portonaccio' ha spiegato a Adnkronos che quell'abitazione era occupata da una ragazza italiana, mamma di un bimbo pochi mesi. La donna, secondo il loro racconto, non aveva altro posto dove andare e prima era costretta a dormire in macchina.

"Quella casa - ha ribadito un altro residente - deve andare a un italiano". In molti, a Casal Bruciato sono convinti che la giovane mamma abbia diritto a rimanere: "Gli zingari non li vogliamo, i rom non devono ritornare, se no blocchiamo tutto", hanno dichiarato altri residenti esasperati prima di concludere: "Vergognatevi.

Dovete dare una casa ai terremotati dell'Aquila".

Davide Di Stefano, responsabile di Casapound Roma, è poi intervenuto per dichiarare: "Siamo venuti qui per sostenere le fasce più deboli della popolazione. Vogliamo difendere gli italiani e i loro diritti". Poi, ha concluso con lo slogan tanto caro alla Lega di Matteo Salvini: "Prima gli italiani!" Forza Nuova, invece, per stasera, ha organizzato una fiaccolata a Casalotti per dire basta ai rom e all'immigrazione.

La famiglia rom ha i requisiti

La pentastellata Roberta Della Casa, presidente del municipio IV, ha spiegato che la famiglia rom composta da 5 persone era in graduatoria ed era in possesso di regolari requisiti: per questo ha ottenuto l'alloggio popolare. Padre, madre e figli, a quanto sembra, già ieri sera hanno lasciato l'appartamento e non sembrano intenzionati a ritornare nel quartiere.

In una comunicazione, il Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative di Roma, ha reso noto che la famiglia nomade ha sporto denuncia e, al momento, gli uffici competenti si stanno impegnando per individuare una soluzione. Dal Campidoglio hanno precisato anche che le case popolari vengono assegnate in base agli immobili disponibili e all'ordine delle graduatorie, escludendo - ovviamente - qualsiasi discriminazione di tipo etnico o di religione.