L'Epifania tutte le feste se le porta via, ma non si porta via l'influenza. Le previsioni dicono che i casi di influenza avranno un picco di incidenza proprio dopo le festività natalizie 2014-2015. I sintomi dell'influenza 2015 sono quelli conosciuti: febbre e i tipici problemi delle vie respiratorie: naso chiuso, tosse, mal di gola e muco in abbondanza, che daranno filo da torcere a grandi e piccini; dolori alle ossa avvertiti soprattutto dagli adulti. Ancora, nausea e vomito, spossatezza. Sintomi noti ma da non sottovalutare, suggerisce la Società Italiana di Igiene (SItI), che pure raccomanda di non assumere antibiotici se non c'è rischio di complicazioni: bronchite o polmonite.

Le cure per l'influenza, infatti, sono per lo più sintomatiche; l'influenza è una malattia virale, per la quale gli antibiotici sono inutili, meglio in molti casi i rimedi naturali e quelli "della nonna".

La dieta durante l'influenza ha invece la sua importanza: cibi leggeri suddivisi in almeno 4 pasti, abbondanza di frutta e verdura fresche per l'apporto di vitamine, molti liquidi per mantenere fluide le secrezioni e reintegrare quelli perduti in caso di vomito o diarrea. Oltre all'alimentazione, il riposo è fondamentale per aiutare l'organismo a combattere l'influenza; riguardarsi in casa per 4 o 5 giorni eviterà di incorrere nelle fastidiose e pericolose ricadute dell'influenza. Una breve passeggiata, se le condizioni meteo lo consentono, potrà essere di giovamento, mentre per riprendere le attività, anche quelle sportive dei ragazzi, bisognerà aspettare che i sintomi siano passati.

L'influenza di quest'anno vede i bambini di età inferiore ai 4 anni tra i soggetti a maggior rischio di contagio, insieme agli anziani, alle donne in gravidanza e ai malati cronici. Bambini e adolescenti sono i meno protetti nei confronti dei virus dell'influenza 2015 che comprendono, secondo gli esperti, il sottotipo H1N1, diffusosi già nel 2009 con numerosi casi ma anche con l'acquisizione degli anticorpi per molti soggetti, e il virus AH3N2, presente nel mondo da almeno 40 anni e causa della cosiddetta influenza di Hong Kong della fine degli anni '60.

Le statistiche dicono che già tra Natale e Capodanno 100mila bambini hanno avuto l'influenza.

Il vaccino antinfluenzale 2014-2015 è di tipo tetravalente, copre cioè quattro ceppi del virus influenzale, e comprende i due già citati. Gli specialisti dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù ricordano che "La vaccinazione è lo strumento di prevenzione più efficace ed è fondamentale per le categorie a rischio come i bambini affetti da determinate patologie" (cardiache, polmonari, diabete, fibrosi cistica).

Ma la vaccinazione può presentare comunque effetti collaterali, inoltre non si possono vaccinare i bambini sotto i sei mesi di età o soggetti che presentano già i sintomi dell'influenza, e l'inizio della copertura vaccinale si presenta due settimane dopo la vaccinazione.

Le sindromi che somigliano all'influenza si sovrappongono ai casi di influenza vera e propria, ma i dati elaborati dagli analisti di "Influnet", il sistema nazionale di sorveglianza epidemiologica e virologica della sindrome influenzale, permettono di fare delle previsioni. Il picco di contagi dell'influenza si avrà tra fine gennaio e inizio febbraio. I casi registrati nel 2015 sono per ora superiori a quelli del 2014 nello stesso periodo e, alla fine della stagione influenzale 2015, gli italiani colpiti dovrebbero essere circa 5 milioni.