Sono stati ribattezzati bonariamente "cric e croc" da Carlo Pappone, primario dell'unità di Elettrofisiologia ed Aritmologia del Policlinico di San Donato. Alti circa un 1 metro e 70, i due robot in camice bianco sono una delle novità presentate di recente nel nuovo reparto dell'ospedale, con voce e volto del medico. Hanno partecipato all'inaugurazione, il presidente del gruppo ospedaliero di San Donato, Paolo Rotelli, il presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni, e il cardiologo Josep Brugada.

Su uno schermo, al posto della testa, l'immagine del medico

In qualsiasi angolo del mondo si trovi, il medico può interagire con il paziente e visitarlo anche a distanza attraverso un semplicissimo tablet. Scegliendo il comando in base all'esigenza del momento, le braccia meccaniche dei robot diventano le sue braccia, e le web cam i suoi occhi. A quanti hanno ipotizzato un "allontanamento" tra paziente e medico, il primario Carlo Pappone ha risposto che al contrario si crea un avvicinamento, e che rappresentano una nuova conquista nel campo medico, sia nella gestione del rapporto con il paziente, sia quando è richiesto l'intervento immediato del medico e la sua competenza, soprattutto in circostanze di una certa gravità e urgenza.

In questo modo, lo specialista può essere presente in ogni momento, perfino quando è in viaggio per congressi o fuori dall'ospedale.

Il medico può dialogare con gli altri operatori e guidare il robot

Inoltre, tramite i robot, il medico è in grado di rilevare i parametri vitali direttamente, entrando nelle apparecchiature, e può leggere nei minimi particolari le cartelle cliniche dei pazienti attraverso uno zoom.

Nel caso non debbano ricevere alcun comando per almeno 20 minuti, gli automi fanno dietrofront e si mettono in carica addossati a una parete, in attesa di nuove prestazioni. I due robot con il camice eranouna delle tante tecnologie presentate in sala durante l'inaugurazione del nuovo reparto, dove sono impiegati stabilmente 10 medici, 20 tra tecnici, operatori sociosanitari e infermieri, e 10 ingegneri di ricerca.