Il comico NinoFrassicaè protagonista degli spot del Ministero della Salute contro l'elevato consumo di sigarette in Italia. Probabilmente, anche perché divenuta mamma, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha preso la decisione di impegnarsi nella battaglia al fumo, in particolar modo al fumo passivo, quello che i non fumatori sono costretti a subire. Dunque, verranno adottate una serie di misure restrittive sul tabacco al fine di scoraggiare il consumo di sigarette soprattutto tra i ragazzi, fenomeno che si sta amaramente diffondendo.

Il ministero della Salute ha quindi confezionato uno spot che diverte, ma al contempo fa riflettere: come detto all'inizio, il protagonista è il mitico Nino Frassica, vulcano di simpatia, il quale dice una frase che può divenire un tormentone: "Ma che sei scemo?

Il fumo fammale". Si è pensato di adoperare un modo comunicativo leggero ed ironico, e di conseguenza un testimonial come Frassica, poichéserviva un messaggio di prevenzione che puntasse sull'immediatezza, elemento determinante per un post virale nel mondo ''social''. Infatti, il claim “Ma che sei scemo?” calza a pennello per i maggiori social network che possono rendere la campagna subito nota grazie a condivisioni condite dai famosi #hashtag.

Nino Frassica testimonial per la lotta al tabagismo

L'ex protagonista di ''Indietro Tutta'' è stato scelto per Il suo stile graffiante, un personaggio popolare che non cade mai nella volgarità, insomma un attore originale in grado di condurre alla riflessione mediante l'umorismo surreale.

Nel corso del video, Frassica rimprovera bonariamente due ragazzi, facendo leva sull'ironia, invece che su immagini forti come nel caso delle scritte shock sui pacchetti come ''Il fumo uccide''. La campagna pone l'accento sulla “stupidità” dei fumatori, e il titolo scelto che recita ''Ma che sei scemo?'' è il claim diretto soprattutto ai giovani, al fine di disincentivarli a fumare e a tenere comportamenti più salutari e civili, come ad esempio l'utilizzo del casco sullo scooter.

Parlando anche del casco, questa campagna è di tipo combinato, poiché tiene conto di analoghi stili di vita scorretti. Venendo ai dati, si pensi che soltanto nel nostro Paese il fumo uccide oltre 80mila persone annualmente. Il maggior numero di vittime da ricondurre al fenomeno del fumo passivo sono provocate da infarti, infezioni respiratorie tra i bambini, e asma nel mondo adulto.

In Italia, il numero di fumatori ammonta a ben 10milioni, e il 24 per cento deglistudenti delle scuole superiori, secondo un rapporto dell'Università di Torino, afferma di fumare.

Il Ministro Lorenzin ha dichiarato che mentre altre nazioni europee stanno puntando su campagne di sensibilizzazione più dure riguardo l'impatto emotivo dei messaggi, l'Italia ha deciso di puntare su una garbata ironia e sulla responsabilizzazione dei fumatori. "Il fumo è il principale problema della salute a livello planetario ed è un argomento che necessita di campagne costanti di sensibilizzazione" ha dichiarato Beatrice Lorenzin. I dati elencati dal Ministro in occasione della presentazione della campagna, indicano uno scenario da brividi: il tabacco causa più morti di alcol, Aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi messi assieme, tanto che l'Oms definisce il fumo come ''la più grande minaccia per la salute in Europa''.

Intanto, è pronto il decreto legislativo che segue la direttiva europea sul fumo, e tale provvedimento dovrebbe giungere presso il Consiglio dei ministri già entro fine settembre. La direttiva prevede novità come il divieto di fumo in autoin presenza di minori e donne incinte e il divieto di vendita a minori di 18 anni anche di sigarette elettroniche con nicotina. Verranno, inoltre, aboliti i pacchetti da dieci. Il decreto conterrà un inasprimento delle sanzioni per gli esercenti che trasgrediscono la legge, i quali potranno rischiare anche la revoca della licenza. Sarà introdotto anche il divieto di vendere sigarette online.