Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa associata ad una distruzione delle cellule del mesencefalo, deputate alla produzione di dopamina, un neurotrasmettitore della famiglia delle catecolammine che ha molteplici funzioni. Ne consegue una serie di limitazioni nel controllo di azioni volontarie ed involontarie per cui è necessario intervenire con dei farmaci, a partire dalla L-DOPA per finire a quelli di ultima generazione, come gli agonisti dopaminergici. Tuttavia questi farmaci non riducono i disturbi psicotici. Negli Stati Uniti, l’FDA ha dato parere favorevole per l’approvazione della pimavanserina.

Questo nuovo farmaco è in grado di ridurre gli stati di allucinazione e deliri nei pazienti affetti da questo morbo, senza alcun effetto sui sintomi motori, che invece si hanno con altre classe di antipsicotici con effetti compromissori sul quadro clinico di questo tipo di paziente.

Arriva Nuplazid, un nuovo antispicotico

L’annuncio arriva direttamente dall’azienda farmaceutica che ha sviluppato il farmaco, l’Acadia Pharmaceuticals Inc: la FDA (Food and Drug Administration) ha dato via libera alla commercializzazione della pimavanserina, nome commerciale Nuplazid. Pur non avendo alle spalle uno studio clinico su ampia scala, la mancanza di altri farmaci con questa indicazione terapeutica ha spinto le autorità statunitense a dare parere favorevole.

Lo studio clinico di fase 3, l’ultima fase di sperimentazione che precede la commercializzazione di ogni nuovo farmaco, è stato infatti effettuato su 199 pazienti, trattati con 40 mg al giorno di farmaco, e valutati per solo 6 settimane. In questo periodo è stata valutata l’efficacia, la tollerabilità e la sicurezza di pimavanserina.

Un periodo troppo breve, e su un numero limitato di casi, per una valutazione robusta dell’efficacia e sicurezza di un nuovo farmaco. Per questo Nuplazid verrà attentamente monitorato anche nella fase post-marketing, come sostengono molti esperti del settore.

I vantaggi di Nuplazid

A livello della corteccia cerebrale, Nuplazid blocca selettivamente i recettori della serotonina 5-Ht2a.

In questo modo si riesce a controllare una zona del cervello preposta alla gestione delle percezioni sensoriali, del linguaggio e del pensiero cosciente. E’ sempre in quest’area del cervello che si generano gli impulsi che portano a deliri e allucinazioni.

Il vantaggio farmacologico di questo nuovo farmaco è che, contrariamente agli altri antipsicotici, non esercita un blocco dopaminergico, e quindi non va a peggiorare i sintomi motori propri del Parkinson.

Il morbo di Parkinson è una malattia neurodegenerativa che si manifesta normalmente in persone ultracinquantenni. Circa il 40% di questi pazienti soffre anche di psicosi con gravi ripercussioni se stessi e su chi lo assiste.

Ora ci sarà uno farmaco che potrà alleviare le problematiche di questi pazienti, con presumibili vantaggi anche per le loro famiglie.