È stata presentataall'American College of Cardiology, la ricercacondotta dalla 'Cleveland Clinic' sulle malattie cardiovascolari, da cui emerge un dato preoccupante: l'età media delle persone colpite da infarto è scesa dai 64 ai 60 anni. La causa principale sarebbe l'obesità, ma sono in aumento anche l'ipertensione, il diabete, l'incidenza del fumo e le malattie polmonari ostruttive croniche: nel 40% dei casi, gran parte dei problemi cardiaci sono da ricondurre ad un eccessivo peso corporeo.

L'età media dei pazienti trattati per infarto è scesa

Lascoperta nella comunità medica desta serie preoccupazioni.

Ancora una volta lo studio mette in evidenza quanto sia importante, attraverso campagne e politiche, portare il propriostile di vita verso un'alimentazione controllata, oltre a sottolineare la pericolosità del tabacco, dell'obesità e la sedentarietà, che possono causare letali conseguenze.Tra il 1995 e il 2014 sono stati esaminati oltre 3900 pazienti, trattati per la forma più grave di infarto, rilevando che negli ultimi venti annil’età media dei pazienti è passata dai 64 ai 60 anni: l'obesità è tra i fattori di rischio più alti,aumentato dal 31% al 40%, il tasso di diabetedal 24% al 31%, l’ipertensione dal 55% al 77%.

In generale la proporzione di chi ha più di tre fattori di rischio per l’infarto è passata dal 65% all’80%.

“Se sul fronte delle cure abbiamo fatto grandi passi avanti negli ultimi due decenni-affermano gli autori della ricerca-c’è da fare ancora molto sulla prevenzione. Durante le visite di controllo, ogni medico dovrà insistere con i pazienti per convincerli a seguire un sanostile di vita, in modo da limitare eventuali danni cardiovascolari".

Basta anche fare lunghe passeggiate quotidiane, eliminare il fumo, tenere sotto controllo il peso, per limitare il rischio di essere colpiti da infarto.

Attenzione ai sintomi spia

Meglio prestare molta attenzione ad alcuni sintomi, che potrebbero essere collegati a un attacco di cuore imminente. Il dolore si irradia verso il centro o poco più a sinistra nel petto, una tosse ostinata, vertigini e capogiri, senso di debolezza, nausea, dolore ai gomiti, alle spalle, alle braccia. In alcuni casi il dolore riguarda anche alla mascella, il collo o all'addome, con tanto dibattito irregolare o troppo veloce, sudore freddo e difficoltà respiratorie.