Nell'ultima puntata di presa diretta, dal titolo emblematico "Ciao Maschio", programma in onda su Rai tre condotto da Riccardo Iacona, è stato affrontato il tema della sterilità maschile. La trasmissione e in particolare gli esperti in studio, hanno analizzato il drammatico fenomeno del calo delle nascite in questi ultimi decenni nel nostro Paese.

Infertilità maschile: statistiche

Intanto stando alle ultime statistiche, in appena vent'anni, l'infertilità maschile è raddoppiata. In Italia ben una coppia su cinque non riesce ad avere figli. In questi casi c'è chi ricorre alla fecondazione in vitro, metodica complessa dai costi elevati, che non tutte le coppie possono permettersi.

Inoltre sempre da questa inchiesta emerge come il testosterone, che è il principale ormone maschile, in un uomo di 60 anni risulta molto più basso rispetto a quello di suo padre. In questo senso si può parlare di un processo di vera e propria 'femminizzazione' dell'uomo: ad esempio l'organo riproduttore dei giovani d'oggi risulta più corto di un centimetro rispetto al passato. Inoltre in questo computo statistico rientrano anche i casi, sebbene estremi, ma non più così rari come un tempo, di uomini che sviluppano il seno, anomalia nota come ginecomastia, che sta ad indicare un eccessivo sviluppo della mammella nel maschio. Inoltre gli esperti sottolineano che sono sempre più frequenti i casi al limite della fertilità: "Una volta un uomo produceva trecento, quattrocento milioni di spermatozoi per eiaculato, ora invece circa il 30% in meno".

Ma esaminiamo più nel dettaglio quali sono le cause dell'infertilità maschile.

Infertilità maschile: cause

Le cause sono molto più semplici di quel che si potrebbe pensare. Senza rendercene conto, quotidianamente entriamo in contatto con molte sostanze chimiche, che vanno ad interferire con il corretto funzionamento del sistema ormonale maschile.

In particolare tra queste sostanze nocive ricordiamo i ftalati, che si trovano nei profumi, nei saponi, nelle vernici e nelle creme per la pelle. Un'altra sostanza che interferisce con le funzioni del sistema endocrino, è il bisfenolo A, che si trova nei cibi in scatola. Si tratta di una pellicola di plastica difficile da notare se non ci si presta attenzione, che può in minima parte trasferirsi agli alimenti che mangiamo.

D'altronde Richard Sharpe, che è professore al Centro della Salute riproduttiva all'Università di Edimburgo, sottolinea che il maschio è una sorta di 'incidente', che va a modificare il programma base nello sviluppo del feto. Se non intervenisse qualcosa nel processo di crescita dell'embrione, saremmo tutti femmine. Sharpe sottolinea che negli ultimi decenni le alterazioni dei livelli del testosterone stanno portando a un sempre maggior numero di uomini a soffrire di problemi di infertilità. Questo accade perché: "I feti maschili risultano più sensibili alle sostanze chimiche dell'ambiente rispetto a quelli femminili".