Il rosmarino Rosmarinus officinalis L. è un piccolo arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiacee. E' a tutti noto per l'uso che se fa in cucina: le sue foglie si abbinano bene a piatti a base di carne, selvaggina o patate. Il suo aroma tipico e gradevole è dato dalla presenza di alcune particolari componenti chimiche, tra cui: pinene, borneolo, cineolo, canfora, etc. Ha proprietà stimolanti e antispasmodiche ed è pertanto utile contro i disturbi gastrici o per problemi legati alle colecistiti croniche (ha proprietà colagoghe, ovvero favorisce l'espulsione della bile) e possiede un'azione vermifuga.

Per uso esterno lo ritroviamo in varie formulazioni. Ha infatti proprietà antiparassitarie, agisce sul mal di testa di origine nervosa, contro i dolori muscolari, etc..

L'olio di rosmarino migliora la memoria

Tante dunque le attività terapeutiche ufficialmente riconosciute al rosmarino, ma nelle credenze popolari è stato da sempre associato alla memoria: gli antichi greci indossavano ghirlande di rosmarino in occasione di un esame e nell'Amleto di Shakespeare Ophelia dice:"Ecco del rosmarino, questo è per il ricordo". Le caratteristiche di questa speciale essenza mediterranea di uso millenario, alla luce di moderni studi scientifici, potrebbero essere sfruttate su larga scala, all'interno di scuole ed ambienti lavorativi.

Alla conferenza annuale della British Psichological Society a Bringthon, nel Regno Unito, è stato infatti presentato un nuovo studio condotto dalla Victoria Earle della Northumbria University che dimostrerebbe l'influenza positiva dell'olio essenziale di rosmarino sulla memoria dei bambini. Già gli stessi ricercatori in uno studio precedente, erano riusciti a dimostrare che l'olio essenziale di rosmarino riusciva a migliorare la memoria negli adulti.

Memoria migliorata fino al 7%

Lo studio, guidato dal Dott Moss e dalla Victoria Earle, ha coinvolto 40 bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni. I ragazzi sono stati casualmente suddivisi ed indirizzati verso 2 stanze, una in cui era stata diffusa l'essenza di rosmarino, l'altra in cui non era presente. I ragazzi sono stati poi sottoposti a dei test di memoria ed è stato dimostrato che il gruppo che aveva inalato l'essenza di rosmarino aveva registrato un miglioramento delle capacità mnemoniche in media del 5-7%.

Secondo il Dott Moss e la sua equipe questi dati sono perfettamente sovrapponibili a quelli ottenuti con analoghi test sugli adulti.

Il rosmarino influenzerebbe l'attività elettrica del cervello

Non è ancora ben chiaro quale sia il meccanismo d'azione dell'olio essenziale di rosmarino, alcuni soggetti sembrano non rispondere affatto. L'olfatto è un senso umano molto sensibile ed invia messaggi al cervello, scatenando reazioni e risposte. Secondo il Dott Moss ci sono neurotrasmettitori nel cervello associati alla memoria che possono essere influenzati dai profumi. La descrive quasi come "un'interazione farmacologica" dove il cervello viene influenzato da ciò che viene inalato. Lo stesso Dott Moss ipotizza: "Potrebbe essere che gli aromi influenzino l'attività elettrica nel cervello o che composti farmacologicamente attivi possano essere assorbiti durante l'inalazione - e conclude che il passo successivo è l'estensione della ricerca con - prove su larga scala dell'utilizzo degli aromi in ambito educativo".