Una recente ricerca scientifica ha reso possibile coniare il concetto di dieta e orari. Per la serie: Dimmi a che ora mangi e ti dirò chi sei (o quanti chili puoi perdere oppure prendere). Fino ad oggi in pochi avrebbero pensato che l'orologio rivestisse un ruolo tanto fondamentale nella dieta. E' quanto sostiene il Cell Metabolism, che ha condotto uno studio sui topi. Quelli costretti a mangiare in un determinato numero di ore hanno mostrato un comportamento completamente differente rispetto alla dieta identica portata avanti da un altro gruppo di "colleghi", a cui invece è stata lasciata libertà d'orario nel mangiare.

La dieta funziona solo se...

E' inutile che si segua una dieta equilibrata e sana se poi la seguiamo in orari in cui il nostro corpo non è sveglio, attivo. E' questo il messaggio fondamentale che la nuova ricerca ha voluto trasmettere. A sintetizzare il tutto è stato il coordinatore del progetto, il dottore Joseph Takahashi, secondo cui una dieta può essere efficace soltanto se la si esegue di giorno, quando il corpo è appunto in movimento. La ricerca si inserisce nel filone ormai consolidato degli studi effettuati negli ultimi anni sulla crono-nutrizione, come viene definita dai ricercatori.

Nell'ultimo periodo si è arrivati alla conclusione che i ritmi circadiani risultino fondamentali anche nella regolazione del nostro metabolismo.

Se, dunque, si riesce a dedicare alla dieta il tempo corretto, effettuando i pasti preventivati agli orari più consoni, i risultati saranno lusinghieri per l'uomo o la donna che intende perdere qualche kg di troppo.

L'esperimento

L'esperimento condotto su due distinti gruppi di topolini ha fornito importanti risposte. Da una parte i topolini che seguivano una dieta con orari corretti, dall'altra invece chi aveva una libertà di orario totale, con tutte le conseguenze del caso.

E' stato fatto notare come il primo gruppo, oltre a perdere peso e avere i valori delle analisi del sangue perfetti, era anche quello che risultava maggiormente attivo, evidenziando una voglia smisurata di correre nella classica ruota per criceti.

Tornando agli ultimi studi riguardanti il tema della crono-nutrizione, un team di ricercatori dell'Ohio (Stati Uniti d'America) ha evidenziato la correlazione che esisterebbe tra l'invenzione e la conseguente diffusione della luce artificiale nelle città di notte e l'aumento dei casi di obesità e malattie riconducibili al metabolismo dell'uomo nel corso dell'ultimo secolo.

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