Qualche giorno fa è scoppiata una "bufera" per il marchio statunitense Ben&Jerry's, famoso per i gelati e per i dolci a 0 °C. Nelle confezioni di gelato del marchio americano sono state trovate tracce di glifosato dopo alcuni test specifici condotti da scienziati di organizzazioni non governative. I prodotti incriminati sono venduti in Olanda, Germania, Francia ed Inghilterra, e, anche se non superano i livelli di sicurezza per la salute umana, hanno allarmato la comunità scientifica e la popolazione. Il problema è che il glifosato sta venendo alla luce in numerosi test condotti su diversi tipi di alimenti: tempo fa era stata la volta della birra tedesca ed oggi è toccato ai gelati Ben&Jerry's.
John Fagan, lo scienziato a capo dell'istituto di ricerca che ha eseguito i test, l'HRI Labs, ha confermato che 13 campioni su 14 sono risultati positivi al glifosato, con una quantità massima di 1,23 nanogrammi/ millilitro", e tra questi campioni 1 su 4 era un gelato.
La contaminazione arriva dalle mucche
Gli addetti ai lavori pensano che il glifosato sia arrivato al latte a causa del tipo di alimentazione delle mucche: si usa soia OGM, sicuramente trattata con glifosato RoundUp. Altri ricercatori ipotizzanoche la presenza dell'erbicida sia da imputare agli ingredienti aggiunti al gelato, ad esempio i biscotti o il burro di arachidi. Più rigido è il parere di un biologo francese, Gilles-Eric Seralini, noto per le sue pubblicazioni anti-OGM già contestate dalla comunità scientifica.
Lo scienziato è certo che oltre al glifosato i gelati incriminati contengano residui di petrolio ed arsenico, dannosi per la salute di adulti e bambini. La risposta dell'Europarlamento è stata immediata ed ha visto i verdi promuovere una campagna per vietare il pesticida in tutta l'Ue.
L'impegno di Ben & Jerry's
Anche il colosso statunitense Ben & Jerry’s ha deciso seduta stante di eliminare ogni traccia di glifosato, considetato un probabile cancerogeno, dalle formule utilizzate per i loro gelati.
L'azienda ha lanciato una linea di gelati biologici che sarà sul mercato fra pochi mesi ed entro il 2020 smetterà completamente di usare ingredienti da coltivazioni in cui l'essicazione è di tipo chimico e non naturale. Alcuni paesi infatti, soprattutto Canada e Stati Uniti, accelerano l'essicazione di grano e altri cereali con una "spruzzata" finale di glifosato prima della mietitura.
Il trattamento è chiamato "pre-harvest" e consente anche a paesi freddi come il Canada di produrre grano e cereali con le stesse tempistiche dei paesi più caldi, se non superiori. L'azienda Ben & Jerry’s ha preso già in passato decisioni “green” ed è nota per essere ecologica: in passato ha condotto una campagna contro la trivellazione del petrolio nell'artico e non usa OGM, necessari per chi vuole usare sementi che resistano al RounduUp di Monsanto.