Il chirurgo londinese Alexander Seifalian è riuscito finalmente a creare una vagina del tutto bionica, ottenuta grazie all'unione sperimentale di cellule muscolari ed epiteliali che appartenevano alle sue pazienti e di materiale biologico o sintetico come, in questo caso, di intestino di maiali.

Il direttore e docente di Nanotecnologie e Medicina Rigenerativa presso la NanoRegMed a Londra, è il fautore di questo progetto artificiale del tutto innovativo che potrebbe sicuramente essere d'aiuto a tante donne che purtroppo sono colpite, ogni giorno, da gravi danni fisici, come lesioni all'utero.

Questa notevole innovazione, in campo biomedico, inoltre, potrebbe rappresentare un grande aiuto nei confronti di chi presenta, purtroppo, un'artesia vaginale, cioè una malformazione congenita della vagina che può essere chiusa o ostruita; ancora di più, la vagina bionica potrebbe alleviare le diverse problematiche provenienti dalle donne che soffrono della Sindrome di Mayer-Rokitansky-Kuster-Hauser (MRKH), che conduce alla mancata formazione, totale o parziale, dell'utero e della vagina.

La creazione della vagina artificiale

Il chirurgo, ispirandosi al lavoro del ricercatore Anthony Atala che ha creato quattro vagine artificiali, poi impiantate con successo, tra il 2005 e il 2008, in quattro adolescenti statunitensi, ha lavorato su alcune cellule epiteliali e muscolari,di sue pazienti, seguite successivamente in laboratorio per circa una settimana.

Durante la seconda fase, è stato impiantato in esse del tessuto intestinale di maiali, al fine di favorire e accelerare la proliferazione delle cellule d'origine e di creare un nuovo tessuto organico del tutto uguale a quello genitale.

Per questo motivo, Seifalian ha creato una struttura artificiale a forma di vagina, con l'intento poi di impiantarla all'interno di un corpo umano; il chirurgo è estremamente ottimista riguardo a tale sperimentazione, in quanto già il suo collega Atala ha raggiunto dei successi grazie al fatto che si è potuto confermare l'assorbimento all'interno del corpo umano della vagina artificiale, tramite il successivo sviluppo di cellule, nervi e vasi sanguigni.

L'unica preoccupazione del medico sarebbe quella dovuta ad uno scarso interesse da parte dell'industria medica nel donare fondi per la ricerca in quest'ambito, non dando così la possibilità a tanta gente di migliorare la propria qualità di vita.