Un nuovo studio potrebbe rivoluzionare la cura della disfunzione erettile, portando anche a notevoli risparmi in termini economici. Lo studio, infatti, condotto dai ricercatori della Istanbul Medipol University, avrebbe dimostrato che la regolare assunzione di aspirina per circa 6 settimane riduce notevolmente l'incidenza del problema nei soggetti trattati. Secondo i ricercatori turchi, però, il quantitativo da assumere è pari ad una pillola da 100 milligrammi. Vediamo di capire su quali basi scientifiche i ricercatori anatolici hanno basato le loro conclusioni.

Lo studio turco

Come detto, lo studio è stato condotto dai ricercatori della Istanbul Medipol University, gudati dal Dottor Zeki Bayraktar. Questi volevano capire quali potessero essere gli effetti di un farmaco antiaggregante sui problemi di erezione maschile. Di conseguenza, hanno selezionato un campione di 184 soggetti a cui era stata diagnosticata la disfunzione erettile vasculogenica. I soggetti avevano un'età variabile, compresa tra i 20 e i 76 anni e sono stati suddivisi in due gruppi distinti. Il primo gruppo, composto da 120 soggetti, è stato sottoposto alla cura con aspirina da 100 milligrammi per 6 settimane. Il secondo gruppo, composto da 64 soggetti, ha svolto la funzione di gruppo di controllo.

Gli è, infatti, stato somministrato un placebo.

I risultati hanno dimostrato che, nell'arco delle 6 settimane di trattamento, più del 75% dei soggetti trattati con Aspirina aveva totalizzato un valore di 21,3 dell'Index of Erectile Function. Risultato straordinario se si tiene in considerazione che all'inizio della cura i soggetti avevano totalizzato, nel 70% dei casi, un valore di 14,3.

Si tratta, in effetti, del primo studio in assoluto che indaga questi effetti dell'acido acetilsalicilico.

Il successo dell'aspirina

In effetti le percentuali indicate sopra sono pressoché simili a quelle ottenibili utilizzando il ben più famoso viagra. Quest'ultimo ha percentuali variabili tra il 48 e l'81%. Il successo dell'Aspirina, da questo punto di vista, risiederebbe nella sua azione anti - coagulante a livello piastrinico.

Infatti, il volume piastrinico varia da soggetto a soggetto. E un maggiore volume piastrinico, come fa notare il Dottor Bayaraktar, è indice di una maggiore produzione di tromboxano che rappresenta l'agente più potente nel bloccare la circolazione sanguigna.

C'è da dire che lo studio non ha preso in oggetto pazienti con altre patologie che potrebbero avere come conseguenza la disfunzione erettile. Ad esempio, non sono stati inclusi diabetici o soggetti ipertesi o affetti da malattia coronarica. Di conseguenza, si può concludere che se la disfunzione erettile non dipende da altre cause specifiche e il soggetto non soffre di patologie per cui l'aspirina è controindicata, quest'ultima potrebbe essere un valido sostituto del Viagra. Ovviamente, sempre sotto controllo medico.